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286 | libro iv. |
13. Imperciocchè se questo santissimo Sacramento pure in un luogo si celebrasse, e solo da un Sacerdote in tutto il mondo si consecrasse, con quanto affetto, credi tu a sì fatto luogo, e a tal Sacerdote di Dio, si condurrebbero gli uomini, a veder celebrarsi i divini misteri? Or eglino son ordinati assai Sacerdoti, e in molti luoghi è offerto Cristo, a farne vie meglio conoscere la maggior grazia ed amore di Dio agli uomini, quanto è la sacra comunione più largamente per tutto il mondo diffusa. Grazie a te, buon Gesù, eterno pastore, il quale degnasti noi poveri ed esuli del tuo corpo e sangue prezioso riconfortare; e a dover partecipare di questi misteri, invitarci tu stesso con l’esortamento della tua bocca, dicendo; Venite a me tutti voi, che siete affaticati e gravati, ed io vi allevierò.