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capo vii. 15

e sopra ogni cosa vuole donare se stesso. Non ti gonfiare della grandezza, o della bellezza del corpo; ch’ella si guasta, e si disforma per picciola infermità. Non ti compiacere in te stesso della tua abilità, o del tuo ingegno: che tu ne verresti in odio a Dio, di cui tutto è, checchè tu ti abbia di naturale bontà.

3. Non ti tener migliore degli altri, che tu potresti esser peggiore a Dio, il quale vede quel d’entro. Non ti dar vanto delle opere buone; perchè altramenti stanno i giudizi di Dio da quelli degli uomini, al quale spesse volte dispiacciono quelle cose, che piacciono agli uomini. Se tu abbi alcun bene, credi meglio degli altri, per mantener l’umiltà. Non ti fa danno, se tu ti ponga sotto a tutti; ma ben ti nuoce assaissimo, se pure ad un solo ti metta sopra. Continua pace è con l’umile; ma nel cuor del superbo gelosia, e cruccio frequente.