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240 | libro iii. |
vestimento di lode per la tristezza, ivi per l’ultimo posto, un seggio reale per sempre. quivi sarà messo a luce il frutto dell’obbedienza, ivi la faticosa penitenza godrà, ivi l’umile soggezione sarà coronata di gloria.
7. Or fa dunque di piegarti umilmente al servizio di tutti; nè ti dar pena, chi abbia detto ciò, e chi comandatolo: ma questo sommamente procura che, o sia egli Prelato, o più giovine, o eguale colui che ti domanda d’alcuna cosa, o t’impone, tu riceva per bene ogni cosa, e con sincero animo t’adoperi di fornirla. Cerchi altri questa, altri quella cosa; si vanti colui in quella, costui in questa; e tu nè di quel, nè di questo; ma sì ti rallegra del disprezzo di te medesimo, e del beneplacito, e dell’onor di me solo. Ciò dei tu bramare; che o per la vita, o per la morte, sia in te sempre glorificato il Signore.