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210 libro iii.


2. E se anche in ogni caso tu non istai alla vista di fuori, nè con occhio carnale disamini le cose vedute, o le udite; ma in qualunque bisogno entri subito con Mosè nel tabernacolo a consigliarti con Dio; tu ne riceverai alcuna volta la divina risposta, e ne partirai ammaestrato di molte cose presenti, e delle avvenire. Conciossiachè sempre ebbe ricorso Mosè al tabernacolo per lo scioglimento de’ dubbi, e delle contese, e corse al rifugio dell’orazione per salvarsi da’ pericoli e dalle soperchierie della gente. Così tu pure ti dei rifuggire nel secreto del tuo cuore, e quivi più studiosamente pregar Dio di soccorso. Imperciocchè perciò appunto Giosuè, e i figliuoli d’Israello si leggono essere stati da Gabaoniti ingannati, perchè non ne domandarono prima l’oracolo del Signore; ma dando troppa fede alle melate loro parole, per una falsa pietà rimaser delusi.