Pagina:Tommaso da Kempis - Della imitazione di Cristo, Verona, 1815.djvu/191


179

CAPO XXV.


In che stia la ferma pace del cuore, e ’l vero profitto.


1. Figliuolo, io già ho dette queste parole: Io vi lascio la pace, io dò a voi la mia pace: non quale la dà il mondo, cotale io la dò a voi. Tutti vogliono pace, ma non tutti si provvegono di que’ mezzi, che ci recano a vera pace. La mia pace è con gli umili e mansueti di cuore: la pace tu avrai nella molta pazienza. Se tu ascolterai me, e farai quello che io ti dico, potrai godere di molta pace.

2. Or che dovrò io fare?

3. In ogni atto attendi a te stesso, a quello che tu fai, e dici; e tutto il tuo intendimento indirizza a questo di piacere a me solo, e fuori di me niente desiderar, nè cercare. Ma e degli altrui detti o fatti non correre a far giudizio; nè t’intrametti di quelle cose, che a te non furono raccomandate; e sì potrà essere, che tu poco, o di rado ti turbi. Il non sen-