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capo xv. | 153 |
di desiderabile ti s’appresenta: e sopra tutto con piena rinunzia di sè si dee rimettere al mio piacere ogni cosa, dicendo: Signore, tu sai bene quello che è il meglio: facciasi questo, o quello, siccome è la tua volontà. Dammi quello che vuoi, e quanto tu vuoi, e quando tu vuoi. Adopera meco come tu sai, e come è più tuo piacere, e tuo onore. Pommi dove tu vuoi, e fa di me liberamente ogni tua volontà. Io sono in tua mano: mi volta pure mi rivolta e mi gira. Eccomiti tuo servo apparecchiato a ogni cosa: poichè io non desidero già di viver a me, anzi a te: ed oh fosse pur degnamente, e perfettamente!
PREGHIERA
Per adempiere il beneplacito di Dio.
3. Concedimi, Gesù benignissimo, la tua grazia, la quale sia meco, meco travagli e m’accompagni sino alla fine. Dammi ch’io sempre quello desideri ed ami, che t’è più accetto, ed hai più caro e ti piace. Il tuo volere sia il mio; e questo al tuo
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