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capo xii. | 145 |
che sia libera da tentazioni, nè patisca molestie; ma che allora tu reputi d’averla trovata, quando sii da varie tribolazioni esercitato, e provato in molte contrarietà. Se tu dici di non poter soffrire questa, o quella cosa, or come reggerai tu al fuoco del purgatorio? de’ due mali è da sceglier sempre il minore. A poter dunque campare dell’eterno supplizio, fa di tollerare con quieto animo i mali presenti per l’amore di Dio. E credi tu, che le persone di questo secolo niente patiscano, o poco? tu nol troveresti quando bene cercassi de’ più dilicati del mondo.
3. Ma essi hanno, dirai tu, molti diletti, e contentano loro voglie; e pertanto poco sentono la noja delle loro tribolazioni.
4. Or via, sia come tu dì: abbiansi pur ciò che vogliono; ma sino a quanto pensi tu che ciò debba essere? Ecco, siccome fumo dileguerannosi que’ che abbondaron nel secolo, nè memoria rimarrà loro delle passate delizie. se non che, e mentre che vivono, non senza amarezza, non senza tedio e paura in esse riposano. Imperciocchè da quel medesimo, on-