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capo v. | 127 |
dio mio, amor mio, tu mio tutto, ed io tutto son tuo.
6. Dilata nell’amore il cuor mio, acciocchè impari ad assaporar col gusto interiore, quanto lo amare sia dolce, e lo stemperarsi, e notar nell’amore. Deh! ch’io sia preso d’amore, e per estasi d’eccessivo fervore mi levi sopra me stesso. Canti io canzoni d’amore; ti seguiti, o mio Diletto, nell’alto; si strugga nelle tue laudi l’anima mia, giubilando d’amore. Te ami io più di me stesso; nè me stesso ami se non per te; ed ami in te tutti quelli che t’amano in verità, siccome comanda la legge d’amore, che prende lume da te.
7. Veloce è l’amore, sincero, pietoso, giocondo e piacevole; forte, paziente, fedele, accorto, longanime, maschio, nè mai procaccia per sè. Conciossiachè dove altri procaccia per se medesimo ivi scema in lui dell’amore. È l’amor circospetto, umile, e retto: non molle, non leggieri, non va dietro alle ciance; sobrio, casto, costante, quieto, e in ogni sentimento guardato. L’amore sta soggetto e obbedisce a’ Prelati, a sè è vile e spregevole, a Dio cono-