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capo iii. 119

alcuna volta falliti della loro speranza; laddove la mia promessa non froda veruno, nè qualunque confida in me il lascia andar vuoto. Quello che da me fu promesso, io ’l darò; quello ch’io ho detto, l’osserverò; se pur altri perseveri ad esser fedele sino alla fine nell’amor mio. Io sono rimuneratore di tutti i buoni, e forte provatore di tutti i divoti.

5. Scrivi nel tuo cuore le mie parole, e ricercale sottilmente: perocchè in tempo di tentazione assai ti verranno opportune. Quello che in leggendo tu non intendi, nel giorno della mia visita l’intenderai. Mia usanza è di provare in due modi i miei eletti, con la tentazione cioè, e con la consolazione. e due lezioni io leggo loro per ciascun dì: l’una, riprendendogli de’ loro vizi; l’altra, confortandogli a crescere più sempre nelle virtù. Colui che tiene le mie parole, o le sprezza, ha il suo giudice per l’ultimo giorno.