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capo x. 99

disposto di lasciare me stesso. Chi per lo dono della grazia è addottrinato, e per la prova della sottrazione instruito, non ardirà d’attribuire a sè bene alcuno, anzi più presto confesserassi povero e nudo. Quel ch’è di Dio, dallo a Dio, e a te ascrivi quello ch’è tuo; cioè della grazia rendi grazie al Signore; e a te solo attribuisci la colpa, e per questa credi meritamente dovuto castigo.

4. Mettiti sempre in fondo, e ti sarà conceduta la cima; perciocchè senza fondo non si dà cima. I Santi che grandissimi sono appo Dio, sono appo sè picciolissimi; e quanto hanno più gloria, tanto in se stessi sono più umili. Coloro che di verità, e di celeste gloria son riempiuti, non ambiscono gloria vana. in Dio assodati e stabiliti, a niun patto possono esser levati in superbia. E quelli che tutto reputano a Dio, checchè hanno ricevuto di bene, non procacciano gloria l’uno dall’altro, ma quella pur vogliono, che è da Dio solo; e che Dio sia in loro, e in tutti i Santi lodato desiderano sopra tutte le cose, e pure in questo punto tengon la mira.

5. Sii grato adunque delle minime,