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Da quel di pria quanto diverso sei!
- Pallido, smunto.....
- MORO
- Infermo son, ma l’alma
- Non infiacchisce per languir di membra.
- A che vieni? A scrutar, se m’atterrisco
- Considerando il deperir di questo
- Misero fral, di liete aure privato?
- CROMWELL
- Moro, avversario tuo sempre m’estimi,
- E pungente favelli. Io t’avversai,
- Quand’eri in alta sede: or ti compiango,
- E il tuo ritorno nella regia grazia
- A procacciar consacromi: tel giuro.
- MORO
- A molteplici giuri uso è Cromwello.
- CROMWELL
- Tue maligne parole il mio disdegno
- Meriterian..... Ma tua sventura è tanta,
- Ch’emmi impossibil teco più adirarmi.
- Salvarti anelo; credimi.
- MORO
- Sì lunghi
- Anni ci conoscemmo, e ripetute
- Da te fur tanto le codarde prove
- Di bassa invidia contro a me, e di tema......
- Ch’oggi me coscïenza non rimorde,
- Se ti giudico infinto. E poichè infinto
- A giudicarti astretto son, tel dico.