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TOMMASO MORO,


TRAGEDIA.




ATTO PRIMO.


REGGIA.




SCENA PRIMA.


ANNA

Con un detto potrei l’irato Arrigo
Spingere alfine a estinguere costui!
Il nemico de’ miei, Tommaso Moro!
Il mìo nemico! E pur... l’immensa fama
D’uom così forte d’intelletto, e caro
Cotanto al regno, ed onorato in tutte
D’Europa le contrade, ahi m’atterrisce!
Lasciarlo vivo io non volea; non oso
Dar mossa al ferro, onde il bramava io spento.
Britanna pur io sono, e qual Britanna
Strugger tal uom m’incresce, a cui la patria
di tanto lustro debitrice andava.