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pecore: anderai a vederli. - «Volentieri», rispose Giuseppe. E il padre disse: «Va, vedi se i tuoi fratelli stiano bene tutti, e come va delle gregge: e poi mi dirai ogni cosa». Giuseppe se n’andò dalla valle d’Ebron, dov’era il padre, alla volta di Sichem. Non aveva paura d’andar soletto; e conosceva i sentieri della campagna. E quando fu a Sichem, cerca di loro; e non vede nè fratelli nè gregge. E, aggirandosi qua e là, si perdette per la campagna, e riguardava i sentieri e il corso del sole e le montagne, e non si ritrovava. Quando un uomo lo incontrò così perso per la campagna, e domandò che cercasse; Giuseppe rispose: «Cerco de’ miei fratelli: ditemi dove siano con le gregge». E l’uomo gli disse: «Son iti via. E intesi che dicevano: «Andiamocene in Dòtaim». Giuseppe, che conoscova anco quel luogo bene, andò dietro ai fratelli; e vide biancheggiare le pecore per la campagna, e conobbe le gregge del padre. I fratelli che lo aocchiarono di lontano, prima che s’avvicinasse, pensarono di dargli morte. E parlavan tra loro: «Ecco il sognatore che viene. Finiamolo, e gettiamolo nella cisterna vuota ch’è lì: e diremo: Una fiera se l’è divorato. E allora si vedrà quel che gli gioveranno i suoi sogni».
All’udir questa cosa, Ruben ch’era il fratello maggiore, che gli pareva come tenere vece di padre al giovanetto, s’ingegnava di liberarlo dalle mani loro, e diceva: «Non vogliate spegnere la sua vita. Mettetelo in questa cisterna ch’è qui in luogo deserto; e non vi contaminate di sangue». Così diceva, intendendo salvarlo dall’odio loro e renderlo al padre. Come Giuseppe