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montarono sui cammelli, e seguitarono il vecchio, il quale co’ compagni ritornava al signor suo di fretta.

Mentre ch’eglino se ne venivano, Isacco era, sul far della sera, uscito a meditare soletto per la campagna, pensando della sua sorte novella, che nulla ne sapeva, e raccomandando a Dio la sua vita. L’ora queta e serena gli portava nell’anima pensieri di umile speranza. Egli andava per la via che conduce al pozzo soprannominato del Dio vivo e veggente, a quel pozzo dove l’Angelo era apparito ad Agar, la madre derelitta. Alzò Isacco il viso e vide cammelli venir da lontano. Rebecca, vedendo un uomo venire, smontò dal cammello, e disse al vecchio: “Chi è l’uomo che ci viene a rincontro per la campagna?” Esso a lei: “Egli è il signor mio.” La giovanetta prese in fretta un velo, e si coperse la faccia. Isacco la introdusse in casa, e Abramo la benedisse, e la diede al figliuolo per moglie: e il figliuolo l’amò tanto ch’ella gli fece men grave il dolore della sua madre morta.


Dolcezza del perdono.


I.

Giacobbe, figliuolo d’Isacco, aveva dodici figliuoli, un de’ quali si chiamava Giuseppe, e era di sedici anni. E Giacobbe amava Giuseppe sopra tutti gli altri figliuoli suoi: e gli fece una veste più bella. E ascoltava da lui se gli altri fratelli facevano di nascosto qualcosa di male. Ond’essi, vedendo che il padre lo amava più, e sì per questo ch’egli scopriva le loro pecche, lo presero a odiare, e non sapevano dirgli parola amorevole in pace. Veramente,