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gentile, dando a bere non a lui solamente, ma anche a’ cammelli; e com’egli la conobbe, e come ne ha rese a Dio grazia di cuore. E, dette queste cose, soggiunse: «Se vi piace usare amorevolezza e fiducia al signor mio, vogliate darmene segno: ma se altro è il pensier vostro, e voi ditemi; ch’io me ne vada a diritta o a manca per altra via». Risposero Batuele il padre e il fratello Labano: «La parola che tu di’, vien da Dio. Noi non possiamo dire a te altro che quello ch’è il volere di Lui». Quando il vecchio servo d’Abramo ebbe udito questo, s’inginocchiò a ringraziare il Signore. E messe fuori vasi d’argento e d’oro, e vestiti, e li offerse a Rebecca; e anche ai fratelli offerse presenti, e a Melca madre di lei. Perchè un tempo l’uomo portava la dote in casa della sposa, e non la moglie al marito. E c’è de’ popoli tuttavia che fanno così; e fanno bene. Poi si misero a tavola, e mangiarono con allegrezza tranquilla.

La mattina dopo, si levò il vecchio e disse: «Lasciatemi ch’io ritorni al signor mio». E i fratelli della giovinetta e la madre risposero: «Rimanga ella con noi dieci giorni almeno; e poi se n’andrà». - «Non vogliate, diceva il vecchio, ritenermi, giacchè Dio Signore ha indirizzati i miei passi. Permettete ch’io vada ad Abramo signor mio». Quelli dissero: «Chiamiam la fanciulla, e che si sappia il sentimento di lei». La chiamarono, e venne; e domandarono: «Vuo’ tu andartene con quest’uomo?». Ella disse: «Ci andrò». Si distaccarono dunque i genitori dalla figliuola, che non la dovevano più rivedere su questa terra: e i fratelli fecero tanti auguri alla sorella; e dicevano: «Tu se’ la sorella nostra. Ti consoli Iddio di figliuolanza benedetta». Con lei se ne andò la sua balia. E Rebecca con le serventi sue