Pagina:Tommaseo - Esempi di generosità proposti al popolo italiano, Milano, Agnelli, 1868.djvu/225

antico per ricordarsi della patria abbandonare la tanto sospirata vendetta per adempiere un debito sacro, è come fermare a mezzo la china, un masso che precipitava. Coloro che godono attenuare il merito delle azioni buone, come i debitori si argomentano di negare il debito, diranno che il pericolo del suo regno lo mosse a questa vittoria di sè stesso; diranno ch’egli bramava dimostrarsi a Davide e agli amici di lui atto anch’esso a domare il nemico. Io, quanto a me godo dal poter attribuire a merito d’umanità e di valore generoso quest’atto; perchè poter credere al bene è consolazione grande; e chi non ci crede, potendo, costui forse attrae a sè il male ch’egli ha sospettato. Credere che i men buoni non siano capaci d’azione o intenzione buona, è un calunniare la natura umana tutta quanta, un far torto a sè stesso, un condannare irremissibilmente sè stesso se mai cadesse.


Il luogo dove Saul diede volta per correre sopra i Filistei (che, come segue, intendevano cogliere il destro delle discordie intestine per malmenare Israello), quel luogo fu detto Pietra del distacco, a memoria della grazia che Dio fece a Davide, e del merito che acquistò verso il suo popolo infelice re. Davide, ringraziando Iddio dello scampo come di miracolo, è a credere però che non godesse dell’avvenimento che n’era stato cagione, cioè dell’incursione fatta dall’armi nemiche; non ne godesse se non quando seppe della vittoria conseguita. Pare difficile non si rallegrare del male altrui, quando torni a comodo nostro; pare difficile cosa; ma è debita e necessaria a chi ha cuore retto.