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difesa per roccie e per foresta paurosa a vedere, ma tanto più fida a abitare al misero perseguitato. Come gli saranno parse pesanti le ore in quel luogo deserto, lontano dalla moglie e dalla madre e dal padre e dall’amico e da’ fratelli; e in mezzo a gente che conosceva poco il suo cuore; e che, dicendogli male di Saul (e facendogli sperare vendetta, credevano forse piacerli, e farlo servire alle ree mire loro! Perchè gli uomini che non conoscono il vostro cuore quando vi lusingano o accarezzano, allora più risicano d’abbattervi e d’accuorarvi. Quella compagnia non degna sarà a Davide più grave ad ora ad ora, che l’odio di Saul.

E Saul tuttavia cercava d’averlo; ma indarno. Gionata, il fido e valente, non potè più sostenere che non rivedesse il dolce fratello; e le pene che Davide pativa, glielo rendevano ancora più prezioso. Volle dunque, di nascosto dal padre, ire a vederlo: e un uffizio santo, era forza compirlo di furto. Andò Gionata dunque: e in un recinto d’alberi, là dove la costa fa seno a mo’ di vallicella, aspettò Davide, che nessun de’ compagni ce lo vedesse. E quando lo vide, non avevan parole; e le tante preghiere e domande e consigli si perdevano in quel tumulto d’affetti; come ruscello che, commosso, non lascia vedere il fondo di sè. Ma vedendo Gionata che Davide era accorato, s’ingegnava il confortarlo; e per confortarlo diceva parole amare al suo proprio cuore. Non già che perdesse rispetto al suo padre; ma diceva a Davide che non temesse, che non cadrà nelle mani a chi l’odia; ch’egli era destinato a regnare; che lui, Gionata, si sottometteva a cotesto, sentendo che così Dio voleva. E dopo novelle promesse di mutua fede e pietà; dopo nuove raccomandazioni dell’uno e dell’altro che si badassero