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alla vecchia sua moglie amata; e non sapeva se un giorno quel medesimo che dava ricetto a lei nella propria sepoltura, vorrebbe accoglierci lui. Volle pagare, perchè non sempre conviene accettare le profferte, anco cordiali che siano; e, come dice l’Apostolo, meglio è dar che ricevere. Fece patti ben chiari: li fece chiari a pro d’altri più che di sè. E dando ad Efron il prezzo, e comprando il luogo della sua sepoltura, fece un altro bene eziandio: lasciò a que’ popoli memoria perenne della moglie e della casa sua, d’una casa che adorava ed amava il Dio vero: il vero Dio che creò tutte quante le cose.


Abramo era vecchio d’anni molti; e il Signore l’aveva benedetto in ogni cosa. Or disse Abramo al servo anziano di casa sua, che soprantendeva a tutte le faccende: «Io ti scongiuro per il Signore Iddio del cielo e della terra, che tu vada a cercar moglie al figliuolo mio, non tra le figlie de’ Cananei, dov’io vivo, ma che tu vada nel mio paese e nel mio parentado, e che là trovi moglie ad Isacco figliuolo mio». Il servo gli domandò se convenisse condurre colà Isacco stesso nella patria del padre; ma Abramo non volle, perchè Dio così gli aveva ordinato, per creare una nuova famiglia, una nuova nazione, che a tutte le nazioni del mondo apporterà bene grande. Or disse Abramo al servo: «Iddio Signore del cielo manderà un angelo dinnanzi a te, e farà che tu scelga al figliuolo mio moglie buona». Il vecchio promise che farebbe così; e prese dieci cammelli tra le bestie del suo padrone, e se n’andò, portando cose di pregio da farne dono.