Questa pagina è ancora da trascrivere o è incompleta. |
e le donne di Betlemme se ne rallegrarono seco, e dicevano: «Benedetto il Signore che v’ha dato qualcuno del sangue vostro, che consoli la vostra vita, e custodisca, Noemi, la vostra vecchiaia. Perchè questo bambino è nato dalla buona vostra nuora, che v’ama, e ch’è meglio a voi di sette figliuoli». E Noemi si portava in collo il bambino; e lo amava, quanto se fosse il figliuolo del povero figlio suo, morto in terra di Moab, nella patria della sua buona Rut. Gli misero nome Obed: e quest’Obed fu padre d’Isai; e Isai fu padre di Davide, il grande cantore delle lodi di Dio, quello i cui Salmi con mille voci sempre vive s’innalzano al cielo, e risuonano per tutta la terra.
Era giudice del popolo d’Israello il vecchio Samuele, sotto il quale, ritornando Israello in servitù degli Dei forestieri, ne seguirono nuove calamità e avvilimenti. Ma Samuele li confortò che chiedessero perdono al Signore Dio loro; e diede speranza ch’e’ vincerebbero i Filistei prepotenti. Rincuoràti, combatterono, e vinsero. E Samuele nel luogo della battaglia fece porre una pietra a memoria, e la chiamò: Pietra del soccorso, dicendo: «Qui ci ha soccorsi il Signore». D’allora in poi godette Israello libera pace; e Samuele era lor giudice a vita. E ogni anno andava da luogo a luogo, e sentiva le loro querele, e i dubbi e i desideri di ciascuno, e dava sentenze e consigli affettuosi. Così spediva senza lungherìe le faccende, e appagava co’ modi amorevoli coloro che non potesse contentare altrimenti. E la povera gente non era per litigi