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a Dio, nella liberazione de’ suoi diletti, sovente moltiplicare le umane difficoltà, non solo acciocchè l’opera divina apparisca maggiormente evidente, ma che l’uomo forte con modestia costante, e senza ostinatezza s’addestri a dedurre delle cagioni stesse del disperare ragioni d’umile speranza operosa. E notate che non sotto a ricche tende o in palazzi superbi amano apparire agli uomini gli Angeli confortatori; ma tra i rami d’una querce, tra le fiamme d’un rovo in solinghe tranquille libere cime. Le parole che il giovane prode risponde, non sono di dubbi disperato o di rimprovero alterno, ma d’umiltà schietta, di fiducia accorata. Domanda: Dove sono le meraviglie che hanno già liberato Israello? - Domanda così, non perchè non ci creda, anzi perchè le desidera rinnovate1. Si tiene non degno all’opera grande: non è di que’ tanti che si mettono innanzi per riformare il mondo, e col pur gridare le loro promesse, le fanno ire a vuoto. Anche alla benedetta tra le donne, Maria, viene l’Angelo e dice: Il Signore è teco; anche Maria domandò come potess’essere degnata all’onore che l’Angelo annunziava. E la redenzione compiuta da Gesù Cristo è la legge perfetta di libertà. - dice Paolo. Pace del Signore chiamò Gedeone quel luogo dove gli apparì l’angelo bellissimo in veste di pellegrino: pace del Signore la chiama, perchè nella vera grandezza è pace, pace che nel pericolo e nel contrasto conserva l’animo de’ forti sinceramente sereno.



Lo stesso dì che gli apparve l’Angelo del gentile ardimento, una voce, ch’era di Dio, parlò a Gedeone nel cuore e gli disse: «Prendi il bue ch’è di tuo padre, e un altro di sett’anni, e va, e distruggi l’altare di Baal,

  1. Israello era popolo prediletto a Dio, popolo singolare, eletto a non dipendere dagli idolatri; siccome quello in cui dovevasi figurare e preparare la grande opera della Redenzione.