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giudica pessima, che non vuole imparare ad uccidere il suo prossimo, che non vuole partecipare ad una idolatria, a delle incoronazioni, a dei ricevimenti, a degli indirizzi, che dice, scrive ciò che pensa e sente? Perseguitandolo, il Governo ne fa un martire che eccita la simpatia generale. Egli scuote le basi stesse del suo potere, perchè agendo così viola i diritti degli uomini invece di difenderli.

Che tutti gli uomini onesti, illuminati, che dissipano attualmente le loro forze sul terreno della azione rivoluzionaria, socialista o liberale, che tutti questi uomini incomincino a pensare e ad agire nel modo da me indicato: ciò basterebbe. Si formerebbe un nucleo di uomini onesti, morali, illuminati, uniti dallo stesso pensiero, dallo stesso sentimento. La massa sempre esitante delle genti mediocri non tarderebbe a congiungersi a loro. Così si costituirebbe la sola forza capace di domare i Governi; una opinione pubblica che esigerebbe la libertà di parola, la libertà di stampa, la libertà di coscienza, la giustizia. Questa opinione pubblica, una volta nata, non solamente non si potrebbero più sciogliere i comitati per la diffusione della cultura, ma tutte le istituzioni inumane: la polizia segreta, la censura, la fortezza di Schlusselbourg, il Sinodo, tutti gli organi contro i quali combattono ora i rivoluzionari ed i liberali svanirebbero da se stessi.

Oramai due mezzi sono stati provati nella lotta contro il Governo, e ambedue senza successo. Non resta che tentarne un terzo ancora inedito e che a mio avviso non può essere inefficace. Questo mezzo, brevemente, è il seguente: bisogna che ogni uomo onesto, illuminato, si sforzi di diventare, per quanto è possibile, migliore, non migliore sotto tutti i rap-