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74 P. II. AR. II. DELLE OSSSERV. DEL SIG. MAR. POLENI EC.

no, di mese in mese, di anno in anno, col metodo prescritto dal Sig. Giurino, in sette colonne, delle quali questi sono i Titoli. I. Giorno allo siil vecchio. II. L’ora- 111. Barometro . IV. Termometro . V. Vento. VI. Stato del Cielo, e Meteore. VII. Quantità della Pioggia.

Riesco alla curiosità un poco scarse le due colonne del Vento, e delle Meteote; poichè non y’ è notato se non il vento, e lo stato del Cielo che faceva poco dopo mezzodì, ora scelta dal Sig. Marchese per registrare l’osservazioni. Da un mezzo giorno all’altro poi possono accadere gran cambiamenti, spezialmente di Estate, e per esempio trovarsi ambi li mezzodi sereni, e con un dato vento, ed intanto fra mezzo aver il vento cambiato dieci volte, fatto gran pioggia, o procella . Supplisce in parte la colonna della Pioggia; ed in fatto non è raro il trovare registrata una buona quantità di acqua con un mezzodì bello e sereno z; v’è in oltre il Barometro che dà qualche indizio; e poi nel lungo decorso degli anni le cose si compensano . Tuttavia non si può negare che se fossero notate tutte le mutazioni occorse in altre ore, non si vedesle ancora meglio la forza cambiante dei Punti Lunari. Ho raccolto dopo delle notizie più patticolari dalle contemporanee osservazioni di molti anni che lasciò il celebre nostro Sig. Morgagni, è che mi furono regalate dal Sig. Prof. Calza.

La fatica più tediosa fu di andar notando a questo Giornale di 40 anni i Punti Lunari, che sono almeno dieci per mese, e talor più, potendosi più d’uno replicare nello steslo mese; dico il Novilunio, il Plenilunio, il Primo Quarto, l’Ultimo Quarto, il Perigeo, P Apogeo, lì due Equinozj lunari, i due Lunisftizj, che sono in circa 130 all’anno ze più di 5 mille in 40 anni. Guai fe non fi aveslero dalle Effemeridi: ma vi fu l’inco»

modo di ridurli dallo sil nuovo allo stile vecchio, o Giuliano, differenti tra loro, come è noto, di 11 giorni. S’aggiunga almeno altrettanti Giors nali stranieri, sopra i quali ho fatto lo steslo lavoro; si confefsera che la mia pazienza non fu piccola .

Ora questa è una parte della fatica + V’’è l’altra del confronto di ciascuno di questi Punti colla mutazione del Cielo se ve n’è,o se non ven’.

In ciò mi sono contenuto in questa maniera. Siccome uno, che volesse valutare la sorte di un giuocatore, senza badar ad altro, basterebbe che numerasse da una parre le partite che guadagna, dall’altra quelle che perde, per confrontare in fine le somme; così anche io mi son servito dell’ enumerazione . A tal effetto per ciascuno dei numerati Punti di Luna ho formato due colonne: una Affermativa dei cambianti, l’altra Negativa dei non cambianti . Allora scorrendo il mio Giornale di mese in mele, oflervavo, se al giorno in cui cadeva p. e. un Novilunio, nelle colonne delle Meteore, de’ venti, o della pioggia, v’era notato qualche osservabile cambiamento

se v’era, ponevo questo nella colonna degli Affermativi, con una marca della spezie di cambiamento S. Sereno, P. Pioggia» V. Ver to ec. Se non v’era cambiamento, lo notavo nella colonna dei Negativi, marcando pure la spezie di tempo, che continuava: € così per tutti li 12 mesi dell’anno, e per tutti li 10 Punti indicati della Luna.

Ciò fatto, di anno in anno, o dopo un numero di anni, ho sommate


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