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CONCLUSIONE DELLA PRIMA PARTE. 65


giugnere una specie di magnetismo, o elettricismo, che chiamerò cosmico e celeste; in quanto cioè il Sole, la Luna, e gli altri pianeti a propor‘zione, calamitano in certo senso, ed elettrizzano il globo della Terra, è fi elettrizzano tra di loro. ( Ne ho dato dei cenni nella Meteorologia appli= cata all’Agricoltura n. 152. Stampata nel 1775., e 1786. presso Storti.)

Prima di tutto è ormai conosciuta la grande affinità tra il magnetismo e l’elettricità, per le alterazioni che soffrono gli aghi in tempo di aurore boreali, di temporali, di fulmini, i quali, come fi sa, calamitano i ferri. I Meridiani magnetici, e il polo “magnecico anno girato in due secoli più di go gradi da Levante a Ponente; e così il polo o centro delle aurore boreali fi ritrova girato dalla stessa parte, e fituato rg a 18 gradi da Tramontana verso Maestro. Per ora non cerco se sia l’uno e l’altro un flui= do identico, trovandovisi alcune differenze; ma possono esser queste modificazioni; e il Magnetismo in fondo può non esser altro che un diver= so impasto dell’Elettricismo, modificato dalla tessitura delle sostanze ferruginose: il Sig. Co: di Buffon pone questo per principio della sua teoria magnetica.: ‘

Ora, tra i gran pensieri di Keplero", quello sempre mi è parso felice e degno di quel vasto ingegno, che pone nel Sole una forza ed azione magnetica, colla quale, come con tante briglie, rattiene, guida, e regge i corpi planetarj. Newton di questa grande e composta idea non ha preso e sviluppato se non la gravitazione universale, quella che fi esercita sem= Plicemente sui corpi totali. Ma È chiaro che la medesima forza deve agi= re pur le parti, e influire in tutti gli effetti Fisici in dettaglio, benchè difficil sia svilupparlo parte per parte, per la gran complicazione» che ne deve nascere.

IL globo della Tetra, per tutti i fenomeni magnetici che vi fi osferva= no, sembra doversi chiamare una vasta e vera Calamita; sia poi questa una calamita naturale, 6 quasi artificiale, in quanto sia stata a principio e segua tuttavia ad esser calamitata dal Sole, Buffon tra l’altre felioî idee ha proferita anche questa, in vano sofisticata da piccoli Fifici; che il soffregamento, cui soffre il corpo del Sole’per il peso enorme di tutto il sistema planetario, riproduca la luce: nell’istesso tempo deve esser calamitato ed elettrizzato. Ora per egual modo, reagendo l’immenso e spaventoslo globo del Sole, e per l’isteslo reciproco peso, è coi suoi torrenti di luce, come con tante ale di mulino, o manichi di cussinettii premena do soffrega i corpi planetarj, mentre s’aggirano intorno se ftessi e intorno ad esso; e soffregandoli così validamente deve destare in essi e l’elettricità e il magnetismo; affezioni che devono penetrare tutte le sostanze che li compongono fluide e solide a norma della loro disposizione . Forse è questa la sorgente prima del magnetismo nella Terra; e forse la fiesia la susta, o il veicolo dell’attrazione universale.

Quanto alla Terra, che questa idea non sia immaginaria, fi può fospettare dalle diurne oscillazioni degli aghi calamitati, e molto più dalle variazioni mestrue; dall’osservarsi particolarmente, che nel Verno, a cagione del Perielio della Terra, si fa un aumento notabile nella forza ma-


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