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P. I. A. XII. DELL’INFLUENZA FISICA DELLA LUNA. 61

sa, e’ per le strade con la spada alla mano uccidendo, e rinversando tutto ciò che se gli presentava davanti, Uomini, animali, porte, finestre, ec. ( Miscel. Nat. Curios. in Appen. Dicad. 11. ) Baillou racconta, che nel 1691 verso il Solstizio d’Inverno vi furono molte flusioni, morti subitanee, specie di apoplessie, e di sudori Inglesi. Nel mese di Dicembre netle notti fi fecero cangiamenti incredibili, inauditi; li corpi più sani erano languidi, gl’infermi parevano tormentati da’ Demonj, vicini a spirare: nè v’era altra caula apparente, che un’ecclissi; e come non la vedevano, non potevano che molto Rupirsi di queste firavaganze . Ma questi delirj subiti, le convulsioni inaspettate, li cangiamenti li più confiderabili, e li più pronti, che fi osservarono negli ammalati, ci fecero conoscere, che tutti questi torbidi erano eccitati dalle affezioni del Sole, della Luna, e del Cielo. Il Ramazzini nella costituzione epidemica 1693, è 94, ha pus re oslervato il pericolo che correvano gl’infermi negli ‘ecclisi . Nota, che una febbre petecchiale epidemica diveniva più maligna dopo il Plenilunio, e negli ultimi quarti; e che ella fi calmava dopo il Novilunio: ma fu mirabile, dice, che lì 21 Gennajo 1693 arrivando un ecclisi di Luna, la maggior parte degli ammalati morì nell’ora iftésa, în cui era ecclisata la Luna, anzi alcuni morirono di morte improvvisa .

A questi esempj fi può aggiunger quello del famoso Bacone di Verulamio, il quale, come sta scritto netla fua Vita, in ogni ecclissi di Luna pativa un vero deliquio; è questo senza avere preveduta l’ecclissi; nè le forze gli tornavano, se non quando a!la Luna tornava il lume.

In quefli effetti degli Ecclish, sia di Sole, sia di Luna, non è impoffibile che prenda parte qualche specie di effluvio, o di vapore, che colla tuce venga dalla Luna fino in terra; o pure che, venendo prima, redi intercetto, onde nasca turbazione nei fluidi più sottili del nostro corpo.

Concorrere ancora ci può in gran parte la forza meccanica della Luna, quella, che produce le maree, di cui fi è parlato,e che fi fa sentire più attiva nei Novilunj, e nei Plenilunj, perchè fi combina al!ora colla forza diretta della stella spezie del Sole. Or la congiunzione di queste due sorZe pertu:batrici non è mai tanto unita quasi in una sola linea, quanto nel tempo degli ecclissi . Molto maggior copia poi di esempj fimili avresfino, come riflette il Mead, se i Medici fossero stati più diligenti osservatori, ed avessero descritto listoria di varj fenomeni delle malattie, spezialmente epidemiche ., ’

Conchiuderò rapportando alcuni altri fenomeni adottati dal suddetto Sig. Menuret dipendenti dall’influenza lunare.

- Si osserva in America 1. Che il pesce esposto al lume della Luna, perde il suo- sapore, e diviene vapido e floscio; gli Spagnuoli lo chiamano a!lunado. 2. Che li muli, i quali fi lasciano dormire alla Luna ne’ prati, allorchè sono feriti, perdono l’uso de’ loro membri, s’inasprisce la piaga; ciò che non avviene in altri tempi. 3. Che gli Uomini dormendo alla Luna restano pesti e battuti . Questi fatti, dice, mi sono attestati da un testimonio oculare, che mi rapportò, che uno de’ suoi amici, aggiungendo poca fede a quello che gli dicevano gli abitarti, s’esibì di pas-


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