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58 P. I. AR. XII, DELL’INFLUENZA FISICA DELLA LUNA.

Ecco dunque la cagione, perchè I erle e le piante crescono a Luna crescente più che a Luna scema; perchè la Luna crescente resta presente dopo tramontato il Sole, € non lascia così di subito freddar le piante; e la Luna calante non nasce se non qualche ora dopo tramontato il Sole, è dopo freddata l’aria e le piante stesse. Ma la medesima ragione ci addita ancora il perchè, tagliato 24 Luna cresc@nte il legname sia men durevole, perchè più ripieno di sugo, meno denso né’ suoi pori, conserva entro di quelli materia indigesta,, non ancora condensata in legno, € perciò atta a putrefarsi; là dove tagliato negli ultimi deila Luna, ha per più giorni sofferto il freddo della notte, e perciò condensatafi, € ritratti i suoi pori non contiene in essi tanta materia di ps trefarsi capace . Di qui avviene, che tanto più sensibile sia questa differenza fra’ legnami tagliati negli accennati mesi, e quelli che di Primavera, 0 Jul principio dell’Autunno altri tagliasse . Però che nella Primavera, siasi cre» scente, o scema la Luna, è sì copioso l’umore che su per le piante ascende, che non può non ne rimanere in quantità entro la pianta, che cariosa la rende poscia in breve tempo . Quindi ancora avviene che tagliato la State, egli tanto più leggiero rimane, perchè l’eccesso del calore, se bene ha consumato l’umore indigesto, onde egli durevole rimane, ha però lasciati assai dilatati i pori, onde raro è Ieggiero è divenuto: al contrario di che succede I’ In= verno , nel qual tempo non contribuisce se non pochissimo sugo la Terra, ed il Icgno ha i pori dal freddo sì ristretti, che ne rimane condensato, € perciò più grave, è più duro . Ecco dunque, come infiuisce la Luna, ed il Cielo in far crescere le piante, e render più e meno durevoli i legnami «Sin qui il Montanari.

A questa spiegazione, che mi sembra sensatissima, due obbietti fi posso» no fare, e fi fanno: il primo preso dall’esperienze del celebre Sig. di Buffon ( Acad. R. 1739. è segg. ) colle quali messi in confronto de’ pezzi di legno tagliati a Primavera, e pieni di sugo, con altri pezzi eguali taglia= ti sul fine dell’Autunno, trovò che quelli di Primavera erano e più pesanti, e più forti, e più resistenti e capaci di portare un più gran peso, che quelli di Autunno. Non dispiaccia a chi facesse fondamento su que= ste sperienze, se dirò liberamente, che nulla concludono per la quistione presente, poichè qui fi tratta della durata de’legni, non della forza. Accorderò , che un legno tagliato a Primavera sarà più pesante, e più capa= ce di portare de’ pesi: ma convien vedere, quanto però possa durare senza cartiarfi, il che non può esser deciso, se non dopo lungo corso d’annì, e forse di qualche secolo che durano certi legni bane stagionati; ma la ragione previene la decisione, perchè essendo questi legni pieni di sugo, cioè di sostanza indigesta, debbono più presto tarlarsi, o putrefarsi. Lo Neslo dico dell’esperienze del Sig. Duhamel esposte nella Fisica acg!i AlEcri, e nel Governo dé" Boschi, in vista di convincere di vanità l’osservazione della Luna: provano che i legni tagliati a luna piena sono più pesanti, che a Luna scema, come altre sperienze dimostrano che i segni sono più pesanti in Inverno, che in Estate . Queste esperienze dunque provano quello ch’io dico, essere gli alberi più pieni d’umore intorno i Plenilunj, che intorno i Novilunj. Altro è poi un eccesso di peso per ab-


bon-