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56 P. I. AR. XII, DELL’INFLUENZA FISICA DELLA LUNA.

ciò, che detta la ragione, il lume della Luna contenere qualche grado di calore; e potere questo nostro Satellite anche per questa via affettare, e muovere i fluidi, e i solidi della terra.

In una memoria nei Commencarj di Bologna prossimi ad uscire, ho tentato di rilevar il calore della Luna per altra via. Ho sommato per lo spazio \di 40 anni ( dalle osservazioni del Sig. March. Poleni ) i gradi del Termometro da una parte per li 14 giorni intorno i Plenilunj, dall’altra per li 14 intorno i Novilunj ( nei quali la Luna dà poca luce): e risul® tò, che il calor generale del Plenilunio eccede quello del Novilumio dì

_— o sia di 2 di grado .. Così il calor della Luna, comunque tenuis fimo, e separatamente insensibile, raccolto però in molti giorni si fa fentire. Si potrà consultare inoltre l’aggiunta all’accennata Memoria al fine del Vol. IX. dei detti Commentarj di Bologna1.

ARTICOLO XL

Dell’Influenza Fisica della Luna, riguardo particolarmente P Agricoltura . ‘

1° non intraprenderò qui di far riconoscere la Luna, come l’unico canale del Cielo, o come lo chiamarono i chimici,l’Imbuto della natura , per cui cioè ogni virtù, ed efficacia dai Gieli fi versi in terra - Non insisterò nè pure sulla causa finale della Luna, cui, quelli che con maggiore persuasione contemplano queste cause, pensano aggiunta alla Torra per illuminarla, e riscaldarla col suo temperato tepore: motivo, per cuì ai Pianeti più rimoti credono moltiplicate le Lune, quattro a Giove, cin= que per lo meno a Saturno, oltre l’Anello; affine, che con tante replicate riflessioni del lume Solare, in quelle fredde regioni fi eccitasle il mancante e sopito calore . Se il lume della Luna contiene qualche grado di calore, deve produrre degli effetti . Vediamo di qual sorta .

Prima di tutto in generale deve la Luna anche per questa via muovere l’Atmosfera, e gli altri fluidi, ed i solidi di questo globo: e ciò diversamente, quando piena risplende l’intere notti, da quando è scema, e quando rilnce le prime ore, è quando le ultime della notte; poichè secondo la quantità, la durata, e la direzione di questa luce, diverso deye essere il grado di calore, che ne proviene .

Si possono quindi spiegare, è confermare insieme alcuni fenomeni, che


ven-
  1. Il Sig. Prof. Vassalià ( Opuse. Mil. T. XVII. p. rr3) nelle sue dotte sperienze sopra gli efferti delle luci, solare, lunare, e della siamma sulla sensitiva, Cera vergine» € Luna cornea ritrova nella mutazione di colore ec., che gli effetti di queste luci sono ansloghi tra di loro ( proporzionati però alla rispettiva forza, ed intenstone ) per indur mu tazione in detti corpi, Chi può dubitare che analogo non sia anche l’effetto del Calore com _ Utre imprellioni