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P. I. A. X. DELLE AGITAZIONI REGOLATE DELL’ATMOSF. 53


Che poi la Luna non abbia alcuna efficacia, o influenza negli effetti Fublunari, credono di dimostrarlo con questo argomento senza replica.

» Se la Luna movelsse, e affettasse i corpi terrestri, ciò farebbe mas(»» fimamente per mezzo della sua luce e calore; poichè non fi deve in Fi» fica riccorrere a qualità occulte, ed immaginarie; ma il lume della » Luna è del tutto inerte, inefficace, e morto; dunque la Luna non » può aver alcuna influenza. Che poi il lume della Luna non abbia al»» cuna forza, lo provano con una celebre sperienza, passata da libro in » libro, da bocca in bocca, fino al minimo novizio della Filososia .

Il lume della Luna, dice Musschembroekio, n. 1637, per bocca del » quale fi può credere che parlino tutti gli altri» tiflesso da uno specchio 3» ustorio, o per una lente grandissima condensato in uno stretto foco, ove »» sia posto un mobilissimo Termometro, non muove punto il liquore in 3» Esso contenuto, e perciò nè freddo, nè calore sensibile fi scopre nel fuo ‘» co de’raggi lunari, per arte finora cognita, come Hoock, la Hire, Vil3» lette, Tichirnause con esperienze espressamente instituite dimostrarono:

» le quali sperienze distruggono l’opinione, tanto degli antichi, che attri= 3»: buivano alla Luna una forza riscaldante, quanto di Paracelso, dell’El» montio, e d’altri, che i raggi della Luna umidi e freddi facevano.

Conchiude poi così n. 1639:,, Se dunque la luce della Luna, nè con me viene semplice alla terra, nè condensata alcune volte, non apporta » mutazione alcuna nel liquore d’un Termometro mobilissimo; come po» tranno gli Astrologi invocare gl’influssi della luce lunare, o de’ Piane - gs ti, come cagione di molti effetti sopra la terra!

In tal guisa credono d’aver fatto tutto, e di aver posto filenzio agl’ Ignoranti. Non fi può negare che questo non sia un pregiudizio dell’umanità di andar a seconda di certi rumori una volta sparfi, e di ricevere ciecamente, è tramandare senza esame certi fatti prodotti con certa autorità, ed afleveranza, e non pensare più oltre . Molti sarebbero gli esempj, e questo presente mi pare che ne sia uno.

Nella quiftione di cui fi tratta, all’addotto celebre spezioso argomento potrebbe pur alcuno rispondere prima, che, se l’esperienza folfe vera, non sarebbe tanto concludente, come fi vuol farla; in secondo luogo poIrebbe anche dubitare dell’esperienza medesima .

Poichè quanto al primo, fe il lume della. Luna non affetta il Termometro , per questo dunque ‘fi dovrà subito dire, che non ha alcuna efficacia? Mz gli Astronomi sanno, Musichembroekio stesso lo confefla, e tutti possono sperimentare, che il lume detla Luna, quando è più chiaro, ferisce gli occhi, fa stringere la pupilla, e spezialmente passata per il Te»

lescopio, offende ta vifta senfibilmente. In effetto, per confessione di tutti, Ia luce è corpo, e corpo vibrato con incredibile velocità: ella è fuoco, 0 atta a destar il fuoco: come dunque può esser priva d’impresfione, e di efficacia? Canfesfa il Musichembroekio fiesso, che la Luna nel verno produce mutazioni sensibili nell’Atmosfera, non bene intese, ma prove= nienti da altra forza che dalla gravitazione: è qual altra può esser que#a forza fuor che la luce?


Ri-