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P. I. A. X. DELLE AGITAZIONI REGOLATE DELL’ATMOSF. 49

Parlando poi delle murazioni, alterazioni, perturbazioni che nell’Atmo= sfera e negli altri corpi, spezialmente fluidi, ed assai mobili, e delicati, debbono conseguire a queste impressioni in particolare della Luna, sempre develsi aver in mente il gran principio, che la natura con piccioli moti pro duce cose grandi . Il Sig. dj Sauvages ( Tesi de Aftror. influxu ) riflette

‘ benissimo, che ficcome fe in gran vaso pieno di acqua fossero poste varie figure di poco diversa gravità specifica, ficchè naturalmente altre rimanessero quasi a gala, altre a mezzo, o al fondo, altre poi perforate nel piede, come i Diavoli Cartesiani, contenessero detl’aria, coprendo poi bene questo vaso di pelle, e premendo il coperchio più o meno col dito, coll’ iftessa pressione alternata, altre delle figure anderebbero in su, altre in giù, altre girerebbero intorno l’asse, e farebbero infieme una spezie di danza:

così al variarli il peso dell’Atmosfera per l’azione alterata della Luna o del Sole, i corpi terrestri, fluidi, solidi, e composti, debbono agitarsi e risentirsi; e questo differentemente, secondo il loro differente stato .

- Quanto 2 corpi animati, fi prova, come riflette lo steso Sig. di SauvaEs , quanta differenza faccia una veste posta, o riposta, che pesi 4 libbre di più o di meno, riuscendo insofferibile e pregiudizialisfima alla salute per qualche ora . Or che sarà mentre l’aria, che comprime i nostri corpi col peso enorme di più di 20 mille libbre, varia di libbre 100,il che accade al variarsi soltanto una linea del Barometro? E’ da stupirsi che non solo gli ammalati, ma i sani ancora tanto risentano le mutazioni di stagione, variando il Barometro talora 7 linee in men di 24 ore? Abbiamo veduto fin da principo quel moto, quella spezie di sensazione, che provano le piante ad ore determinate del giorno per una leggiera mutazione di ca»

lore, e come al variarsi dell’Atmosfera alterano le loro vigilie e. i.loro fonni, cioè, O ritardano, o cessano affatto di aprire i loro fiori.

Quanto all’Atmosfera, noto è lo sperimento, in cui facendo entrare if fumo, o la siamma di spirito di vino dentro la campana della macchina Pneumatica; estraendofi un poco d’aria, tosto fi vede formarsi una neb= bia, la quale a poco a poco discende al fondo, lasciando serena l’aria su»

periore; facendosi poi rientrar l’aria, rialzasi tosto la nebbia, che poi an-che fi scioglie coll’ingresso libero di tutta l’aria: effetti manifestamente di-= pendenti da leggieri cambiamenti della specifica gravità dell’aria . Se dunque l’azione della Luna altera, e di giorno in giorno., è spezialmente dî mese in mese, e sopra tutto negli equinozj, il peso dell’Atmosfera, chi non vede, per questo sbilancio, che passa successivamente da un luogo ad un altro, prima doversi generare delle correnti d’arie, o de venti? In secon»

do luogo, i vapori, che sempre in gran copia sono alzati nell’Atmosfera, come nell’addotta esperienza della macchina Pneumatica, doversi ora condensare in nubi e cadere in pioggia, ora diradarsi, e incorporarsi coll’aria Tesa più grave, e lasciare il sereno? In terzo luogo lo stesso fuoco elet= trico, il grande istromento delle meteore, trovando meno di resistenza nell’aria rarefatta, e sollevata, dovere penetrarvi in maggior copia in un cempo che in un altro è

Diamo ormai un’occhiata, scorrendo, ai varj Pugli della Luna; e coll’


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