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48 PART. I. ART. IX. SUL FAR DELLA LUNA.


Daniel Bernoulli nel Cap. 4. dell’esimia Dissertazione, che fu coronata col suddetto premio 1740, avendo siabilito, che le differenze delle commozioni ed elevazioni del mare e dell’Atmosfera, dovevano esser reciprocamente proporzionali alla densità de’ fluidi; che doveasi perciò fare nell’ aria un Flusso tanto più alto di quello del mare, quanto il fluido dell’aria è più raro e leggero di quello dell’acqua; ne cava di conseguenza, che essendo l’aria 850 volte più leggera dell’acqua, se fi ponga l’elevazione dell’acqua nel mare per la sola forza del Sole, per esempio due piedi, la differenza del Flusso e Riflusso dell’Atmosfera, posta l’aria omogenea, sarà di 1700 piedi. Quindi dovrebbe succeder ne’ Barometri una differenza di altezza di 20 linee; che poi questa differenza non nasca, cagione crede esser la forza elastica delle particelle dell’aria, che (cambievolmente fi equilibrano: soluzione, che noù gli viene fatta buona dal Sig. d’Alembert par. 36. della sua Dissertazione De generali Ventoruns causa, altra opera illustre in questo argomento, che riportò il premio dell’Accademia di Berli= no l’anno 1746. Perciò il Sig. d’Alembert, il Sig. Clairaut ( Della Figura della Terra, terza opera insigne in tal genere ) è con vie ancora più luminose I’ Ab. Frifi nell’infiggne sua opera della Gravità universale diversamente investigarono le reciprocazioni dell’Atmosfera . E l’ultimo, Jib. 2. cap. 8. ne riduce tutta la variazione per le forze combinate della Luna e del Sole, a linee 110 solamente, donde la variazione del Barometro risulterebbe eguale ad. — di linea. Dimostra poi al Cap. 10. se guente, che il moto locale dell’aria sotto l’Equatore proveniente da quefile cagioni sarebbe troppo piccolo per potervisi attribuire il vento orientale della Zona Torrida, che scorre 8, o 10 piedi in un secondo di tempo, 0 circa sei miglia in un’ora1.

Qualunque poi sia la conclufione di questi calcoli sottili, e per la mot»

titudine degli elementi implicatissimi, tutti questi grandi Filosok e Mate»

matici riconoscono, che per l’azione del Sole e della Luna deve eccitarfi nell’Atmosfera un Flusso e Riflusso analogo alle Maree: e la ragione in una parola espressa dal Montanari nel citato Libro pag. 29, è questa; che /a Luna non movercbbe i mari, se prima non movesse Il’aria che vi è di mezzo . Forse anche questa causa influisce nelle oscillazioni giornaliere del Barometro osservate nella Zona Torrida, e che nei Climi delle Zone temperate possono essere sturbate dalle irregolarità di tante cause particolari. Veggafi a tal proposito l’Articolo Del Barometro.


Par-
  1. Il Sig. Ab. Frisi nell’opera istefsa riprodotta col titolo di Cosmograsia» tiduce la Variazione del Barometro, per la forza del Sole ad una = di linea» per quella della Luna ad .-®, In una Memoria Rampata nell’ultimo Volume dell’Accademia di Berlino credo d’aver provato, che comprendendo, come fi deve la forza d’inerzia . e la forza elastica dell aria, questa variazione monta per lo meno ad — di linea» quantità ofserrabjle pel Barometro, e provata dalle osservazioni; anzi in tigore» fi riduce ad Vedete dopo l’Articolo del Barometro P. II.