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P. I. A. X. DELLE AGITAZIONI REGOLATE DELL’ATMOSF. 47

no assai praticato, è sufficiente per l’uso popolare, ed è questo. Si somma l’Epatta dell’anno corrente col numero del mese, cominciando da Marzo inclusivamente: la somma fi sottra da 30, se il mese ha zt gior= no; da 29, se ne ha zo: il residuo indica il giorno del mese, in cui fa la Luna. Per esempio fi dimanda in qual giorno del mese di Novembre dell’anno 17581 farà la Luna. L’epatta è 4, Novembre è il mese nono da Marzo: 9 e 4 fanno 13. Levo 13 da 29, perocchè Novembre ha zo giorni; il residuo 16 indica il dì della nuova Luna, e così è di fatto. Qui non si parla di ore . E’ anche fortuna che in questo mese la regola incontri il giorno vero del Novilunio . Per altro può fallare fin di due giorni, tanto avanti, che dopo . Poichè se computando coll’Epatte, e tenendo conto delle ore, il Novilunio medio fi trova discordante dal vero talora di un giorno in circa; quanto più discorderà se si negligano le ore, e fi facciano altri supposti per la facilità e prontezza del calcolo? . Per altro. questa regola, come basta per l’uso civile, così serve anche al nostro intento, ove fi tratti delle mutazioni solite ad accompagnare i Novilunj, le quali, come fi accennò ancora, sogliono accadere in distanza de’ medesimi di qualche giorno.

Finalmente chi vuol saper l’ora e il momemo di un Novilunio,’‘o di altra Fase, o deve computarlo sopra di buone Tavole Astronomiche, o servirli di buone Effemeridi, o Giornali calcolati dagli Astronomi.

Dird una parola sola d’un’altra quistione, che speslo fi dibatte tra il popolo, di qual mese sia una luna? Se tal quistione avesse .verun fonda= mento, sarebbe il più ragionevole d’attribuire una luna data a quel mese in cui cade il suo tondo, perchè allora occupa più giorni di quel mese che d’un altro. Ma nel Ciclo lunare, che abbraccia 19 anni solari» ef= sendovi sette anni che anno 13 lune, a qual mese dovrà attribuirsi queAia decimaterza lunazione? Diralli, che la luna pasquale È sempre luna di Marzo, nel qual mese talora non ha nè pure un giorno? quistione vanis= sima: Veggafi il Discorso sopra la Denominazione delle Lune: nel Giornale 1786

ARTICOLO X.

Delle agitazioni regolate, ed analoghe alle Marce» che la Luna dee destare nell Atmosfera.

"QE ma fosse la Luna, l’Atmosfera sarebbe meno varia, e le Stagioni succederebbero ogni anno appresso poco simili . La Luna è quella prinvipalmente , che turba l’operazione regolata del Sole.: ‘’; Il problema sopra il Flusso, e il Rifiusso del mare proposto dall’Acca= demia Reale di. Parigi per soggetto del premio 1740, fu .l Epoca, e if segnale, che eccità lì Matematici alla centemplaziene particolare di queste materie. Investigando i Fisici i moti, ‘che la Luna dovea produrre sw

l’Oceano, videro bene,. che l’Atmosfera non poteva esser immune da simili impressioni.


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