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P. I. AR. VIII. SULLA MAREA DEL GOLFO ADRIATICO. 41

Si vede dunque, che l’alta marea nell’Inverno anticipa di molto ( ficcome in generale è più grande ), talora ore 2 + di giorno; non tanto la notte . All’opposto in Giugno anticipa ancora più di notte; ma assai me= no di giorno: nelle stagioni medie!’ anticipazione riesce minor di un’ora; ed ‘in Agofto quasi nulla . i

Credo che questo sia stato quello che ha indotto in errore Giano Plan= co, e l’istesso gran Galileo, il quale suppone la marea regolarsi col Sole . Nell’Estate, siagione di vacanze, ove perciò potea ritrovarsi a Venezia Più facilmente il Galileo, l’alta marea del giorno, come s’è veduto, arriva presso che a mezzodì, la Luna passando col Sole . Con questo sbaglio concepì il Galileo quella sua ingegnosa, ma falsa teoria sulla marea: tan= to importa aver delle oflervazioni esatte .,

Per altro, fuori delle fizigie, fi osserva benissimo anche a Venezia, che il flusso ed il riflusso obbedisce alla Luna assai più, che al Sole, ficcome è già fuori di controversia.:: i e a

Passando già alla marca mefirna, è da notare prima uno scambio dî fluflo e riflusio, che fi fa dalla mattina al dì, dal di alla fera ec. Poichè, prescindendo dai tempi disordinati è dai renii» per li quali talora


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