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30 P. I. AR. V. ALTRE CONSEGUENZE DEI MOTI DIURNO EC..


delle menstrue sarà da trattare negli articoli spettanti alla Luna . Abbiamo veduto, come nei Solstizj rendonsi massimi gli aumenti del moto diurno sopra dell’annuo, minimi negli Equinozj. In corrispondenza massime fi ofservano le maree de’ Novilunj, e Plenilunj in questi quattro tempi dell’anno; il che prova, che dipendono dal fito del Sole per la causa detta .

Quella forza poi, che in tat tempo perturba it mare, molto più deve turbare l’Atmosfera . Di fatto. somme fi esperimentano le burrafsche verso questi tempi; nè in alcun’altra stagione, o in mare, o in terra insorgono così violente, così estese . Sì tornera a parlarne negli articoli della Luna, che v’influisce molto di più. i

In fatti qualunque sia l’impressione del Sole nei So!stizj, rapporto ai climi particolari da una parte, e dall’altra, arriva al suo colmo; negli Equinozj poi, essendo perpendicolare all’asse della terra, fi spiega tutta sopra tutto il Globo, e perciò ancora per consenso sopra tutte le parti.

Ma v’è un altro elemento da considerare in questo moto annuo. della terra intorno del Sole, di cui non s’è ancora parlato. Questa è la muta-= Zione di distanza assoluta . Poichè è dimostrato, che i Pianeti primarj intorno del Sole, i secondarj, o Satelliti, intorno i Pianeti primarj, non percorrono cerchi concentrici, ma eccentrici; e non solo eccentrici, ma ovali, o ellissi; il Sole, o it Pianeta Primario essendo fituato non nel centro, ma in altro punto del diametro più lungo dell’ellisse che fi chiama Foco . Il Sole sta fuori del centro dell’orbita ellittica della Terra 1,402,081 miglia: ficchè la terra di sei in sei mesi di tanto fi avvicina e fi allontana dal Sole, che vuol dire in tutto quasi tre milioni di mi»

glia. Il punto più lontano ( ai 30 di Giugno ) fi chiama Apogeo; il più vicino ( ai 30 Dic. ) Perigeo

Ora il Pianeta quando fi trova nella sua massima vicinanza, cioè nel Perielio, fi oslerva moversi colla maggiore velocità; verso l’Afelio. all’op= posto colla maggiore lentezza; per esempio, la Luna (di cui pure devono intendersi tutte queste cose, tanto piîr che la sua ellisle è più allungata ) se trovandosi nel Perigeo scorre in un giorno 15 gradi; quando è giunta all’Apogeo, ne scorrerà 1r, e tali a presso poca sona le vicende del moto della Terra intorno al Sole.

In secondo luogo scorre la Terra in un giorno 61 minuti dell’Ecclittica, quando è nel Perigeo; 57 sotamente nell’Apogeo. La differenza di 4 minuti importa 96,972 miglia, che la terra scorre di più in un giorno, che in un altro lontano & mesi, che or fi dirà quali fieno: nuova rimarCabilissima alterazione nella velocità del suo moto, che non deve passare senza effetto, e impressione nelle parti componenti il Globo .

Da questa diversa velocità dî moto nel Perigeo, e nell’Apogeo, rtisulta la notabile differenza tra la durata della State, e del Verno, cioè dei due spazj tra gli Equinozj; perchè contando i giorni della State dai 20 Marzo fino alli 23 Settembre, fi troveranno 187 giorni circa, avuto rt guardo alle ore diverse, in cui cadono gli Equinozj: è dai 23 Settembre fino li 20 Marzo giorni 1578 solamente; che vuol dire, il Sole impiega 8 in 9 giorni di più a scorrere i segni boreali che gli australi; ciò, che


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