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26 | PAR. I. ART. IV. DEL MOTO ANNUO DELLA TERRA. |
pubblicata da un anonimo nel Giorn. Letter. dell’Haya 1722. Gli Accademici Francesi che andarono al Perù la rimarcarono più chiaramente, il Sig. Godin il primo, come si può vedere nei libri della figura della Tetra del Sig. Bouguer, e del Sig. de la Condamine. Finalmente il Sig. Chanvalon nel suo viaggio alla Martinica 1751, parla di quello, che egli stesso aveva ivi osservato in questi termini (pag. 135. 21.):
Io mi sono assicurato, che questa medesima variazione del Barometro si ripete la notte, come il giorno e nell’istessa maniera: vale a dire, che il mercurio cominciando a salire all’entrar della notte, continua ad ascendere fin verso la mezza notte; poi discende di più in più fino all’avvicinarsi del giorno: allora rimonta, e continua ad alzarsi fin verso il mezzodì, calando dopo, e lasciando sempre tra queste alternative un intervallo di riposo[1].
Anche negli aghi delle Bussole si rimarca un quotidiano ondeggiamento. Questa è un’osservazione det Sig. Celsio (Bibliot. Rais. T. 41.) due ore dopo mezza notte l’ago volta a Ponente fino alle otto della mattina; e ritornando, volta a Levante nello stesso modo dopo mezzodì: oscillazione verificata poi a puntino dall’Inglese Sig. Canton (Transact. Philos. an. 1759.) ed ormai da tutti li Fisici, e concorda perfettamente col predetto bilanciamento del Barometro.
Or questi tre fenomeni, così concordi, che perciò marcano un comune principio, mostrano ad evidenza non solo il moto della Terra, ma le diurne alterazioni ancora del medesimo, di cui parliamo.
E poichè cade menzione della calamita, di cui si osserva una progressiva e variante declinazione da Tramontana a Ponente almeno in Europa, se la Terra è una gran calamita, o dentro di se contiene una vasta calamita, come pare per tutti i fenomeni magnetici; se questo nucleo fosse più denso da una parte dell’Equatore, che dall’altra, o avesse il centro di gravità più vicino ad un Polo che all’altro; prima nascerebbe un’inclinazione dell’asse magnetico all’asse terrestre, e perciò diversi sarebbero i poli magnetici dai poli della terra: poi il moto Diurno urtando la parte di cotesto magnete più densa inclinata e sporta fuori del’Equatore terrestre, dovrebbe far girare il suo asse intorno l’asse della rotazione diurna con una spezie di moto conico, onde seguirebbe la osservata regolare variazione degli aghi.
Io non oso dar il nome pur di congettura a questo pensiero. Molto meno oserei asserirne un altro; che la Terra parendo più solida in questo Emisfero Settentrionale, poichè da questa parte sono i gran Continenti dell’Europa, dell’Asia, e dell’America con pochi mari, quando l’Emisfero Australe comprende i mari più vasti; non oserei, dico, pronunziare, che l’Equatore del moto diurno, ed il centro di gravità per cui deve
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- ↑ Il Dottor Chiminello, mie Nipote ed Assistente, colle osservazioni continue di quali due anni fatte a tutte le ore del giorno e della notte, ha verificato ampiamente questa marea diurna e doppia del Barometro: e sebbene la principal cagione d’essa marca sembri essere la diradazione dell’aria per il calore del Sole (modificata dall’elaterio), non è tolta qualche parte d’alterazione proveniente dall’alterato diurno moto della terra.