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PAR. I. ART. IV. DEL MOTO ANNUO DELLA TERRA. 23

All’oppoſto la Luna, che gira intorno il ſuo aſſe una ſola volta in un meſe, e perciò è lentiſſima, ſebbene così da vicino contemplata non ci moſtra veruna ſenſibile mutazione nè di ſuperfizie, nè di Atmosfera1.

ARTICO LO IV.

Del Moto Annuo della Terra accoppiato col Moto Diurno, € ſue conſeguenze,

Alla Parallaſſi del Sole fiabilmente determinata per le oſſervazioni

finora raccolte dall’ultimo Paſſaggio di Venere ( 3 Giugno 1769 ) a 8 Secondi, riſulta la diſtanza della Terra dal Sole di 24298 ſemidia»= metri terreſtri, i quali, eſſendo ciaſcuno di 3434 miglia, danno la diſianza della Terra dal Sole di miglia 83, 477,» 461: ſpazio che una palla di cannone non paſſerebbe in meno di anni 20. La circonferenza poi dell’Orbe magno,, che la Terra deſcrive intorno del Sole in un anno, riſulta a 542, 238, 455 miglia; onde in fine la Terra, e ciaſcuna Parte di eſſa, ſcorre 996 miglia ad ogni minuto d’ora; e in ogni ſecondo, 0 batter di polſo, più di 16 miglia, velocità che ſupera più di 30 dani quella della palla di cannone, che non fa mezzo miglio in un ſecondo.

Quela, Jico, è la velociva, con cuì f muove la Terra tutta, e per= ciò anche ciaſcun corpo ad eſſa aderente; ma queſti con qualche diſferenza . Poichè, come bene l’’ ha rimarcato il Galileo ( Dial. IP. ) per la natura del moto circolare, o di rotazione, è neceſſario, che mentre alcu»

ne parti della circonferenza fi muovono in ‘un ſenſo, le oppoſte tendano nel ſenſo contrario: e ‘perciò or acqniſtino, ora perdario della velocità. A mezza notte il moto diurno va a ſeconda del moto annuo;ze vi aggiugnè velocità: a mezzodì va a contraria, e perde.

Queſta alterazione, ſe ben fi confidera, non è picciola: poichè la veloCità del moto diurno nella ſuperfizie: preſſo la Linea, fi è trovata di 14 miglia per ogni minuto d’ora .. «Dunque al moto Annuo determinato in miglia 996 per minuto, fi aggiunge da una parte 14 miglia a mezza notte, e dall’altra fi ſottragge altrettanto nel mezzodì: ficchè dal mezzodì alla mezza ‘notte le parti ‘verſo la ſuperfizie della terra ſoffrono un’altera»

Zione di velocità di 28 miglia per minuto in più ed in meno.

Il Galileo da cotale alterazione, e ritardamento di moto, melle parti della Terra, ingegnoſamente ripete le reciprocazioni del fluſſo e rifluſſo dell’acque del mare. Poichè un fluido, o qualunque corpo non aderente


ad
  1. il Sig. Co. di Buffon» nell’ingegnoſa» ed abbagliante ſua ipoteſi, ripete i viſibili ſconvoglimenti di Giove dal non eſſeri ancora quel vaſte pianeta ben aſſodato» nè eſtinta per anche l’originale ſua incandeſcenza, eſſendo come gli altri pianeti uno ſquarcio di Sole strappato yia da una Cometa: all’oppoſto, il picciot Corpo della ‘Luna trcovali da ſecoli golato perciò ſenza meteore, ſenza animali» nè vegetabili