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102 PAR. II. ART. VII. AFORISMI METEOROLOGICI.

forza; poichè mentre isolati ne hanno sei gradi e mezzo, congiunti col!’ Apogeo non arrivano che a sette e mezzo, cioè ne acquistano uno solo.

XIII. I Plenilunj Apogei acquiffano quasi il doppio di forza: poichè di cinque gradi, che ne avevano soli, giungono ad averne otto copulati.

XIV. I quattro principali Punti Lunari, spezialmente combinati infieme, diventano sommamente procellofi intorno gli Equinozij, cd il Solffizio d’Inverno, Mi riservo a provar meglio questo Aforismo all’articolo della Navigazione .

XV. I Novilunj è Plenilunj, che non cambiano il tempo, sono quelli, che fi trovano lontani dagli Apsidi . ‘

In generale poi fi può stabilire altre regole meno rigorose, ma che per lo più fi oslervano aver luogo .

XVI. Un punto di Luna per lo più cambia la disposizione del Cielo indotta dl Punto precedente: o quello ch’è lo steilo, un tempo indotto da un Punto dura fino al seguente se sono rimoti; per esempio il Piovoso, che si fa con un Apogeo, dura fino al Novilunio seguente, o P lenilunio, speZialmente nei mesi di Ottobre, Novembre, Dicembre .

XVII. Se non è il Punto profimo che cambia, lo sarà il susseguente: € questo si può aflermare con maggior costanza dei quattro Punti principali .

XVIII. Pare che gli ultimi Quarti, e gli Apogei inclinino a portare, o lasciare il buon tempo; ma non oso in questo formar un Aforismo . V. Artic.

Baroméetro .

XIX. La mutazione di tempo di raro coincide nel giorno iftesso del Punto di Luna: talora anticipa, è più spesso pospone . .

XX. Ogni gran periodo di pioggie,o di asciutto comincia, € termina con qualche punto lunare .

XXI. Generalmente né sei mesi dell Inverno, cioè dall’Equinozio di Au.

tunno a quel di Primavera, o sia dal!’ Ottobre fin passato Marzo, le alt:razioni tanto dell’aria, che delle maree sogliono anticipare; vedetene una ragione nell’Art. V. della Prima Parte . Nei mesi eRivi succedono dopo . Sì può vedere ciò per esperienza nel Giornale qui sopra.

XXIII, Le Stagioni generalmente fi stabiliscono, 0 cambiano pr tre mesa, 0 anche talora per sei, cioè prendono un’indole al tempo piovoso, o al lereno, n°?i quattro Punti Cardinali dell’anno, o nei due Equinozj, o nei due Solstizj: o per meglio dire, quel tempo che fi fa buono 0 cattivo nel Novilunio Equinoziale, replicando nel Plenilunio prossimo, dura presso poco per tre mesi; e se non cambia dopo i tre mesi, seguiterà ancora per tre altri mesi1. Questo aforismo però fi deve modificare colla riduzione che ho fatta dell’anno in 8 stagioni ( P. I. art. 2. ) di sei settimane l’una:

ognuna di queste mezze stagioni prende un tenore costante dal vicino No= vilunio o Plenilunio.


XXIII.
  1. La medesima osservazione fu fatta dall’Abate di Revillas a Roma. Ecco le sue parole nel luogo qui sopra citato (Trans. Phil. n. 466.). Li venti, che hanno più costantemente soffiato verso il tempo dei due solstizj, sano quelli che per lo più hanno dominato. In seguito ho rimarcato La stessa cosa, di quelli che regnavano verso il tempo degli Equinozj. Monsig. Bianchini assicura d’aver fatto la stessa osservazione per una lunga serie d’anni a Roma; per me ho trovato questa osservazione assai costante.