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98 P. II. Cap. III. Istoria generale dell’anno


SETTEMBRE.

183. Questo è il più bel mese dell’anno; non già che qualche giorno non sia turbato dalla pioggia, o dai venti; ma ritorna ben colto al buono. Il caldo v’è moderato, le mattine deliziose per il fresco, le aurore chiarissime per il lume zodiacale che si leva dritto dall’orizzonte, come sono belle le sere di Marzo. I giorni 11, 12, 13, sono de’ meno piovosi. Per altro cominciano le burrasche di mare, verso l’equinozio. Le nebbie la mattina diventano più frequenti. Con la Luna di questo mese il tempo si determina ora per tre, ora per sei mesi, come in Marzo.

OTTOERE.

184. I due primi giorni sono assai belli; ma ben tosta si volta ordinariamente al cattivo, ed è capace di continuare fino al fine, eccetta pochissimi giorni. Colla pioggie regnano i venti procellosi; le nebbie crescono, sopra tutto verso li 8. con guasto dell’uve. Per ordinario non si teme più di gragnuola, e dopo il giorno di S. Luca, anche per proverbio, non si sente più il tuono.

NOVEMBRE.

184. Questo è un mese generalmente piovose, sopra tutto nella prima metà. Il giorno 2. de’ morti, si avvicina in bruttezza ai più brutti dell’anno. Ma verso il fine del mese inclina al buono, e una volta v’era la piccola estate di S. Martino, cioè una settimana di giorni tepidi. Le procelle e le nebbie diventano più frequenti, le nevi cominciano verso li 20.


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