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24 P. I. Cap. I. Influenza generale ec.

riabili piovosi e burrascosi, l’atmosfera dà le più vive marche di elettricità. Allora è, che s’incontra


tan-

    artifiziale pag. 277. Sec. ediz. Si può vedere un fatto ancora più marcato nel Giornale del sig. Ab. Rozier Decembre 1771. Circa l’influenza dell’Elettricità sui vegetabili, veggasi la Memoria Latina coronata dall’Accademia di Lione 1782. del Sig. Dottor Gardin, valente Fisico del Montferrato; e l’altra Francese del Sig. Ab. Bertholon Parigi 1783. in 80. In queste due Memorie si trova quanto un mai può desiderare su di questo argomento: quella del Sig. Dottor Gardin sembra più solida, precisa, ragionata, ed appoggiata a formali esperienze.

    Ecco una piccola idea di questa Dissertazione. Il Sig. Dottor Gardin schiera due serie di cose, una è quella della vegetazione, l’altra quella dell’elettricità atmosferica.
    Ecco il progresso della vegetazione delle piante: 1.° L’incremento delle piante nello stato mediocre ed ordinario di vegetazione, dentro lo spazio di 24.ore, arriva ad una o due linee. 2.° Nello stato di maggior vigore, arriva a 8. 10. fin 12 linee. 3.° Nello stato languido appena si discerne di qualche decima di linea. Sono queste le regole generali, le quali poi si modificano secondo le diverse specie di piante, il tempo, il luogo, il clima, e particolarmente secondo la condizione di piante annuali, o perenni: l’avena, il frumento, ecc. talora crescerà in un giorno più d’un pollice, talor appena una decima di linea: i rami delle piante perenni la metà, un terzo, talor nulla.
    A ciel sereno le piante, in opportuna stagione sempre crescono, se non sia l’aria troppo secca, perchè allora all’opposto talora calano; quando è nuvolo crescono, quando dal nuvolo, e dall’umido si passa al sereno, la vegetazione si avvalora; così quando è caligine bassa ed umida; ma se sia una nebbia secca e torrida non promove vegetazione, può anche divenir caustica e micidiale per la ruggine.

    La mattina crescono le piante finchè dura l’umido;


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