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Quivi in Inghilterra questa pratica ha fatto minori progressi, i danni de’ fulmini essendovi meno frequenti, e la plebe perciò meno in timore de’ medesimi. Nonostante, oltre la Chiesa di S. Paolo, la Chiesa di S. James, il Palazzo della Regina, la casa di Blenhein, un gran numero di case private di Gentiluomini in Campagna, nei contorni della Città, sono munite di Conduttori; e i Vascelli destinati per l’Indie Orientali, e Occidentali, per le coste della Guinea, ec. cominciano già a munirsi delle catene a tal fine fabbricate dal Sig. Nairne; specialmente dopo il ritorno dei Signori Banckes, e Solander, i quali riferirono, che il loro Vascello fu salvato come pensano, per mezzo di una di queste Catene dal disastro a cui andò soggetto il Vascello il Dutck presso di essi, nella rada di Batavia, che fu quasi rovinato dal fulmine.

Ultimamente il Collegio dell’Ammiragliato s’addrizzò alla Società Reale per avere il suo avviso del come assicurare i Magazzini da polvere dal fulmine. La Società ha destinato un Comitè per visitare i Magazzini, e riferire la loro opinione sopra di ciò; il che fu fatto, e l’avviso è di soccorrerli coi Conduttori. Voi potrete vedere questo rapporto nel Volume prossimo delle Transazioni, ove è anche descritta la maniera dell’esecuzione. Ma siccome il volume non sarà pubblicato, che nell’Estate prossima, io posso spedirvene immediatamente copia, se voi lo bramate.

In tal occasione io fui indotto, per la discrepanza di opinione in qualcheduno del Comitè, a fare alcune esperienze, che comunicai in iscritto, per far vedere più chiaramente l’effetto delle aste puntate, e l’avvantaggio di farle avanzare più in alto, che sia possibile, e sopra le parti più elevate dalle fabbriche.

Spero, che voi avrete rimossi i pregiudizj de’ vostri Concittadini rispetto al vostro Conduttore; e che eseguitolo da molto tempo, avrete potuto fare quell’esperienze, che avevate in vista: desidero d’intendere come il tutto vi sia succeduto.

Vi sono assai obbligato per le curiose esperienze, che mi avete participate. Io sospetto, che la luce imanente nella carta, sia luce comune, che fosse stata imbevuta, e nascosta in essa finchè fu chiamata fuori dal fluido elettrico. Accettate i miei migliori ringraziamenti, e credetemi con sincera stima, e rispetto


Signore,

Vostro Obbedientiss. Umiliss. Serv.

B. Franklin.