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delle pioggie, e per altre vie, e particolarmente col veicolo del fuoco elettrico filtrato dagli stessi Conduttori, diretti a questo preciso fine.

Per altro noi qui non trattiamo di difendere uno Stato, una Provincia, una Città, ma solamente un’edificio particolare, e questo è credibile che si possa ottenere per mezzo di uno, o più Conduttori; non trattandosi già di scaricare tutto il fuoco di una nuvola, ma solamente quei piccoli rami, o spruzzi, che passano vicini all’edificio.

DECIMA DIFFICOLTÀ.

L

’Esempio de’ Conduttori naturali deve far giudicare dell’effetto degli artificiali. Ora gli alberi sono tanti Conduttori naturali, non metallici, ma umidi, e sono perfettamente disposti colle regole de’ Conduttori, avendo le cime elevate iu aria, le quali per via de’ canali del succo fino alle profonde radici comunicano colla terra umida, dove può ampiamente disperdersi il fluido elettrico assorbito dalle Cime. E pure quanti sono gli alberi battuti, e squarciati dal fulmine!

RISPOSTA.

Sono gli alberi specie di Conduttori; ma molto imperfetti. Lasciando che l’umido possede minor chiamata del metallo, che s’impiega ne’ Conduttori artificiali; quest’umido istesso negli alberi non è nè disposto in canali ben continuati, nè puro, essendo per così dire intralciato dalle parti legnose che sono d’indole piuttosto coibente, che deferente, e al di fuori hanno la corteccia secca. Inoltre molti alberi contengono della raggia, e della gomma, ch’è corpo elettrico. Se questa, è in poca copia, forma solamente una cattiva mistura col fluido, ed una specie d’interrompimento, ch’è proprio a produrre i più cattivi effetti del fulmine.

Per altro se la resina sia in copia, come negli alberi perciò detti resinosi, può forse preservarli dal fulmine. E così non è forse favola quella dell’Alloro, che sia rispettato da Giove, non pella protezione d’Apollo, ma pella difesa della resina. Così il Pino, il Larice, l’Oliva, il Ciriegio, il Ginepro, ed altre piante resinose andranno immuni, o meno soggette saranno ai fulmini. All’opposto le Quercie, le Noci, i Castagni, le Pioppe, i Salici, gli Ontani, e le altre piante tenere, abbondanti di sugo acquoso, e prive di resina, saranno più esposte, come di fatto l’esperienza insegna, ai fulmini: e ciò non pell’umido, ma per la mistura, ed interruzione del medesimo.

UNDECIMA DIFFICOLTÀ.

S

E, come gli Elettricisti danno tutti per principio, il fuoco elettrico, e quello del fulmine, prosiegue i metalli, specialmente se sono acuti, sottili, salienti, ed elevati, non sarà egli pericoloso di elevare cotali punte? e non farà chiamare visibilmente i fulmini negli edificj?


RISPO-