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AI CORTESI LETTORI

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A recente scoperta de’ Conduttori 1 per isventare o deviare i fulmini. quanto più si considera tanto più si ritrova maravigliosa. Ho parlato altrove con una specie d’entusiasmo del Sig. Franklin che ne fu il felice scopritore; e come parlarne abbastanza, o saziarsi di ammirare e di esaltare una tale piuttosto divina che umana invenzione? Bene sta scritto sotto il ritratto di questo grand’Uomo: America l’esalta tra i Sapienti; Grecia l’avrebbe posto tra gli Dei. Se si considera le stragi che producono i fulmini ogni anno, tante vite d’uomini, e di animali estinte, tante fabbriche distrutte, popolazioni sterminate, come nell’infortunio di Brescia, Città intiere consumate, come ultimamente in Isvezia, per l’incendio di un solo fulmine in certe circostanze inevitabilmente propagato; qual prezzo mai non merita, se vi sia, un rimedio preservativo di tanti mali? E pur questo rimedio, almen fino ad un certo segno, è l’uso ben inteso de’ Conduttori. In fatti la disgrazia di Brescia fece profonda impressione in tutta Europa. La Nazione Inglese, quantunque avesse familiari i Conduttori, commossa fu spezialmente da tal nuova per determinarsi ad applicargli alle Polveriere di Purfléet. L’Imperatrice Regina in seguito, per prevenir queste disgrazie inseparabili dall’esplosione de’ Magazzini, ha comandato di porre Conduttori sopra tutti quelli de’ contorni della Capitale, e ha dato ordine per farli erigere successivamente in tutti gli Stati Ereditari, non solo sopra i Magazzini, ma anche sopra le Torri delle Chiese, e sopra tutti gli edifizj destinati a servire di depositi a materie combu-


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