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Apologia de’ Conduttori. 47

RISPOSTA.

Sono gli alberi una specie di Conduttori; ma molto imperfetti. Lasciando, che l’umido possede minor chiamata del metallo, che s’impiega ne’ Conduttori artificiali; quest’umido istesso negli alberi non è nè disposto in canali ben continuati, nè puro, essendo per così dire intralciato dalle parti legnose, che sono d’indole piuttosto coibente, che deferente, e al di fuori hanno la corteccia secca. Inoltre molti alberi contengono della raggia, e della gomma, ch’è corpo elettrico. Se questa è in poca copia, forma solamente una cattiva mistura col fluido, ed una specie d’interrompimento, ch’è proprio a produrre i più cattivi effetti del fulmine.

Per altro sono i fulmini sulle piante forse più frequenti assai di quello paja. E quì non si deve contare solamente i fulmini che squarciano i rami e i tronchi con fragore: Vi possono essere de’ fulmini tenui, i quali in silenzio assiderano le piante, grandi e picciole, fino gli arbusti e l’erbe: i Contadini quando veggono un ramo di vite seccato colle foglie e coll’uva, dicono, che fu un baleno. Ecco un’idea ben giusta di Fisica, che regnava avanti, che i filosofi nulla sospettassero dell’elettricismo atmosferico, come la seguente dell’alloro.

In fatti se la resina sia in copia, come negli alberi, perciò detti resinosi, può forse preservarli dal fulmine. E così non è forse favola quella dell’Alloro, che sia rispettato da Giove, non pella protezione d’Apollo, ma pella difesa della resina. Così il Pino, il Larice, l’Oliva, il Ciriegio, il Ginepro, ed altre piante resinose andranno immuni, o meno soggette saranno ai fulmini. All’opposto le Quercie, le Noci, i Castagni, le Pioppe, i Salici, gli Ontani, e le altre piante tenere, abbondanti di sugo acquoso, e prive di resina, saranno più esposte, come di fatto l’esperienza insegna, ai fulmini: e ciò non pell’umido, ma per la mistura, ed interruzione del medesimo.

TERZADECIMA DIFFICOLTÀ.

S

E , come gli Elettricisti danno tutti per principio, il fuoco elettrico, e quello del fulmine, prosieguono i metalli, specialmente se sono acuti, sottili, salienti, ed elevati, non sarà egli pericolo-


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