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46 Apologia de’ Conduttori.


Se poi ciò basti a vuotare interamente una massa grandiosa di nuvole, che compongono un temporale, anche degli ordinarj, io non oserò pronunciarlo. Le osservazioni quì sopra addotte, fatte in Francia, ed altrove, molto sembrano lusingarci che sia possibile. Nell’Informazione al popolo, dietro al Mulchembroeckio ho riferito un fatto, più marcato ancora, successo in Moravia, dove un Fisico colla sua Macchina Elettrica si dice aver preservato la città di Prenditz da un grosso temporale, che fece molto danno nei contorni di essa Città. Dunque non è questo un progetto assolutamente ripugnante: benchè poi nel fatto incontrerebbe grandissime difficoltà nell’esecuzione stessa, e nella spesa dell’erezione di tanti Conduttori, che fossero sufficienti a preservare una Città, e molto più una Provincia dall’incursione de’ fulmini. Che se poi si potesse ottener questo intento, poco stimerei i minacciati pregiudizj alla vegetazione delle piante, ec. poichè è ben vero, che il fuoco elettrico promove la vegetazione, ed è necessaria la circolazione degli Elementi terrestri; ma questi ritornarebbero in terra per via delle pioggie, per altre vie, e particolarmente col veicolo del fuoco elettrico filtrato dagli stessi Conduttori, diretti a questo preciso fine.

Per altro noi quì non trattiamo di difendere uno Stato, una Provincia, una Città, ma solamente un’edificio particolare, e questo è credibile che si possa ottenere per mezzo di uno, o più Conduttori; non trattandosi già di scaricare tutto il fuoco di una nuvola, ma solamente quei piccoli rami, o spruzzi, che passano vicini all’edificio.

DUODECIMA DIFFICOLTÀ

L’

Esempio de’ Conduttori naturali deve far giudicare dell’effetto degli artificiali. Ora gli alberi sono tanti Conduttori naturali, non metallici, ma umidi, e sono perfettamente disposti colle regole de’ Conduttori, avendo le cime elevate in aria, le quali per via de’ canali del succo fino alle profonde radici comunicano colla terra umida, dove può ampiamente disperdersi il fluido elettrico assorbito dalle cime. E pure quanti sono gli alberi battuti, e squarciati dal fulmine!


RISPO-