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Apologia de’ Conduttori. 29

DIFFICOLTÀ

CONTRO

DE’ CONDUTTORI, E RISPOSTE:


PRIMA DIFFICOLTÀ.

L

A Teoria Elettrica, fondamento dei Conduttori, con tutta l’aria di probabilità, che porta, non è poi se non un’Ipotesi filosofica, disputando ancora i Francesi, e gl’Inglesi sulla natura del fuoco elettrico, e non mancando Fisici che ad altra cagione attribuiscono tutti questi fenomeni. Allora si può fondare una pratica sopra una Teoria, quando questa sia chiara e sicura; come dalla Teoria della luce si è potuto dedurre la struttura de’ telescopj, ed altri utili strumenti di Ottica. Ma da principj non chiari non si può dedurre se non che una pratica, o pericolosa o azzardata. Però giustamente in Medicina è vietato il prescrivere rimedj per qualunque Ipotesi, comunque speciosa.

RISPOSTA.

In tutta la Fisica non v’è forse dottrina tanto illustrata, e provata al giorno d’oggi, quanto la Teoria dell’Elettricità; la quale però non è più un’Ipotesi. Il libro del P. Beccaria contiene un sistema tale di esperienze, e di osservazioni, così legate, ragionate, e dedotte, così proprie a interrogar la natura, e sforzarla a spiegare le sue intenzioni, che dopo l’Ottica del Newton non v’è forse opera di Fisica così massiccia, e feconda. Ed appunto, siccome, benchè ignota sia la natura della Luce, dalle semplici sue proprietà di procedere in linea retta, di riflettersi ad angoli eguali, di rifrangersi con data legge, si è cavata la pratica di tanti stromenti utilissimi di Ottica; così dal conoscere per via d’indubitate esperienze la proprietà del fuoco Elettrico di sfuggire dai corpi resinosi, e vitrei, e di seguire i corpi metallici ed umidi; scoperta pure senza contraddizione la comune natura del fuoco elettri-


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