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40 Nuove Considerazioni

goli dei canali o doccie da scarico che venissero fino a terra; che dall’estremità di questi si praticasse una comunicazione metallica fino all’acqua, e nella sommità di ogni estremità della fabbrica si alzasse una sbarra di ferro alta e terminata in molte punte d’un metallo che non potesse distruggersi, o irruginirsi all’aria.

La seconda osservazione è, che quando si vorrà mettere un conduttore a un edifizio, sopra tutto quando esso si stabilirà di state, e che la sua costruzione dovrà durar qualche tempo, si farà bene di cominciar dalla sua parte inferiore, cioè dall’acqua in su. Cominciando dall’alto si potrebbe temere, che non soppraggiugnesse nell’intervallo qualche colpo di fulmine, che colpisse la parte superiore ancora isolata, e non danneggiasse l’edifizio.

Sono ben lungi dal lusingarmi d’aver dato una risoluzion soddisfacente delle differenti questioni che ho proposte relativamente ai conduttori. Desidero che dei dotti Fisici, e sopra tutto, le Società Letterarie, giudici naturali degli oggetti di questa natura, si adoprino a deciderle, e a determinar invariabilmente le opinioni sopra una materia così importante. Ciò non è però forse possibile sopra tutti i punti. Sarebbero d’uopo più osservazioni che ancora non abbiamo. Il mezzo d’aumentarne il numero, è quello di moltiplicare i conduttori costruiti in differenti maniere. A ciò possono condurre il loro esempio e le loro esortazioni. Si è veduto nell’opera del Sig. Ab. Toaldo, quanto il loro udo di è moltiplicato in differenti paesi: 1 io veggo con dispiacere che finora poco si è esteso in Francia. Pochi particolari ne hanno armato le loro case e i loro castelli. Non so che ve ne siano di stabiliti sopra fabbriche pubbliche, eccettuati quelli, che lo sono stati a Dijon sotto gli auspicj dell’Accademia delle Scienze, Arti, e Belle Lettere di questa Città2. Ho detto che io ne aveva adattato uno alla mia casa, e


ho

  1. In una lettera del Sig. Ab. Toaldo, che non mi è giunta che nel momento che stavasi per stampar questo foglio, egli accenna, che il Senato di Venezia ha ordinato con un decreto di 30 Luglio 1778 che tutti i vascelli della Repubblica fossero d’allora inanzi muniti di catene elettriche, le quali sarebbero parte degli arredi necessari di ogni vascello, ciò che è stato fedelmente e compiutamente eseguito. Egli accenna parimenti che nell’autunno del 1778 si fono guarniti di conduttori molti magazzini da polvere ne’ contorni di Venezia.
  2. L’uno di questi conduttori è stato stabilito sulla fabbrica dell’Accade-

mia