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12 Nuove Considerazioni

lo è, o le di cui elettricità sono contrarie, s’accostano ad una distanza sufficiente, l’elettricità dell’una si slancia all’altra sotto la forma d’una scintilla, che rassomiglia a quella che parte da un conduttore elettrizzato a un altro che non lo è, e che vi s’accosta sufficientemente; ma con questa differenza, che nei due conduttori che sono d’una sostanza metallica continua, la scintilla scoppia unicamente nel luogo della loro separazione; ma le nuvole essendo composte, come l’abbiam detto, di particole deferenti più o meno separate da un mezzo isolante, si forma ad ogni esplosione tra queste particole delle striscie di scintille simili a quelle che scoppiano tra que’ piccioli quadrati di foglie di stagno che s’incollano sopra un vetro per rappresentar differenti figure coll’elettricità. Ci sono molti lampi che ci fanno scorgere questa successione con una durata, la quale, benchè infinitamente corta, è nonostante sensibile in comparazione alla istantaneità della scintilla unica, ma la si scorge molto meglio per la durata dello strepito che siegue al lampo, e che propagandosi fino all’estremità delle nuvole a distanze considerabili, si fa sentir per un tempo assai lungo, a cagion della lentezza del suono paragonato a quello della luce. La più parte de’ lampi che scoppiano nell’aria e tra le nuvole, presentano piuttosto l’apparenza d’una luce diffusa, che d’un tratto di fuoco riunito; si può credere che ciò venga dal grado di rarefazione della porzion dell’atmosfera, nella quale ondeggiano le nuvole. Si vede istessamente in un vaso di vetro, che si può vuotar d’aria, le scintille elettriche divenir meno riunite e più diffuse, a misura che vi si rarefà; molti lampi parimente, la cui luce è ancor più diffusa, e che non son seguiti da veruno strepito, rassomigliano a que’ getti di fuoco elettrico che si veggono scoppiare spontaneamente ed in silenzio nel vuoto.

I colpi di fulmine che cadono, cioè, che si slanciano dalla nuvola verso la terra, o verso i corpi elevati che comunicano con essa, scoppiano o immediatamente o mediatamente. Mi spiego: Qualche volta la nuvola tempestosa s’accosta ella stessa a quei corpi alla distanza dell’esplosione che si fa allora immediatamente. Qualche volta, e vedremo più di sotto che questa osservazione è importante, son porzioni di nuvola non elettrizzate, che col loro moto s’interpongono tra que’ corpi e la nuvola tempestosa, ed eccitano l’esplosione che è allora mediata, facendo per così dire la funzione d’un arco conduttore, imperfetto a cagion del difetto di continuità delle sue


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