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8 Nuove Considerazioni


Credo la prima questione talmente risolta tanto dall’Opera del Sig. Ab. Toaldo, quanto dalla riunione della teoria e della sperienza, ch’io non esito a pronunciar anche più affermativamente di quel che sembri averlo egli osato, che quando un conduttore applicato a un edifizio avrà una capacità sufficiente, una continuità perfetta, ed una communicazione immediata con l’acqua, che si trova nell’interno della terra, e sarà disposto in guisa da esser colpito dal fulmine in preferenza d’ogni altra parte dell’edifizio, egli è compiutamente dimostrato, che qualunque sia la quantità di fuoco che spanderà un colpo di fulmine, non solamente non danneggierà quell’edificio, ma ancora, che il fulmine sarà trasmesso intieramente per il conduttore senza lasciarvi alcuna traccia sensibile del suo passaggio, se non forse qualche segno di fusione nella sua entrata. Credo che siasi egualmente provato che un simil conduttore, lungi dall’attrar il fulmine sulle fabbriche più o meno vicine, e d’aumentar per conseguenza i pericoli, ai quali sono esposte, diminuisce piuttosto i rischj che corrono eziandio quelle che son fuori della sua sfera d’attività, cioè fuori della distanza nella quale esso può preservarle intieramente. Credo inutile il richiamare e ripetere le prove, su cui sono fondate queste asserzioni, che verun Fisico illuminato non può più contrastare.

Ma se la soluzione di questa prima questione è dimostrata quanto può esserlo una verità fisica, ci vuol di molto che la seconda abbia acquistato il medesimo grado di certezza; essa offre una folla di questioni secondarie, molte delle quali sono ancora un soggetto di disputa tra i Fisici, e alcune delle quali eziandio, per poter esser decise in una maniera assai precisa, hanno bisogno d’un gran numero d’osservazioni, che il tempo solo può somministrare. Ecco le principali.

I. Qual sia la dimensione, che si deve dare ad un conduttore, perchè sia in istato di trasmettere un qualunque colpo di fulmine, senza che la fabbrica e lo stesso conduttore ne sia danneggiato?

II. Se sia essenzialissimo, che la sua estremità inferiore termini nell’acqua, o basta ch’essa penetri in terra?

III. Sino a qual punto devesi prender le precauzioni per la contiguità e la continuità delle differenti sue parti?

IV. Sino a qual punto devonsi legar con lui tutte le porzioni di metallo che si trovano nella fabbrica?

V. Se si possa senza pericolo lasciarlo contiguo alla fabbrica, sia di


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