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Barometro dopo i temporali; poichè l’Aria infiammabile a molti doppi più leggera dell’aria comune, riempiendo l’Atmosfera, la rende così più leggera, e con ciò il Barometro basso; quando è consumata, lascia il suo peso naturale all’Atmosfera, e così fa alzare il Barometro.

Ma non dispiaccia. Un’altro d’opinione diversa parmi potrà dire, che senza ricorrere a tali Metamorfosi, l’istessa aria infiammabile, o il fuoco che traea i vapori in dissoluzione, distaccandosi da essi fa tre cose: una che conglobandosi o isolandosi poi scoppiando, forma il lampo, il tuono, il fulmine; l’altra, che togliendo le ale ai vapori, questi addensandosi e con ciò resi più pesanti vengono tosto a cadere, e formare la pioggia; la terza, che consumati così li vapori (fluido assai più leggero dell’aria) riacquista l’aria il suo peso naturale, e in conseguenza fa alzare il Barometro. Resterebbe a sapere, qual sia il mestruo o l’elemento che opera tale chimica separazione del fuoco: sarebbe forse questo qualche spirito salino, che talora adunato in gran dose venisse a formar anche la gragnuola? Per altro lo stesso giuoco di arie combinate o