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e notizie ec. 267

Ciel sereno (come ancora era quì) uno scoppio assai forte; ed eziandio più di quà a Bossolasco, scrive il Sig. Vascalbo Bichi, che fu così forte il romore, che crollò la terra, e le case, come fortissimo tuono. A 40. Miglia verso Mezzodì, nel luogo di Boves fu similmente osservato nello stesso momento colla medesima direzione, e romore, dopo 3. minuti, come tuono. Al campo di Valpiano fu da tutti veduto questo Fenomeno, anche a loro perpendicolare; lo che dà a congetturare che abbia passato le Alpi, e traversata la Francia. Lo stato Atmosferico quì in Torino era assai caldo già da varj giorni, in questa stagione piuttosto insolito, avendo avuto una state molto asciutta, anzi secchissima. Indi li primi giorni di Settembre consecutivi diversi temporali, e pioggie umidirono molto; poi tutto ad un tratto risvegliossi un eccessivo calore, con elettricità assai forte. Il Termometro di Mercurio all’ombra mirante il Nord, alle ore 3. di sera, era a gradi 25,8. Cielo perfettamente sereno; alle ore 7., gradi 23., l’elettricità media 8; il