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da Venezia, sino a Genova, dall’Appenino sin dentro l’Alpi. Io in vero non l’ho veduto, benchè mi trovassi alla Specola, ch’ero occupato a finir le mie lettere. Ma fu veduto da moltissimi in Padova, ed in seguito, ho raccolte notizie da varj Paesi, e credo mio dovere di far parte all’Accademia dei risultati delle medesime. Porrò prima le Osservazioni che formano l’oggetto essenziale delle osservazioni, dedurrò la mia picciola teoria matematica, sopra la distanza, grandezza; velocità del Globo; in fine esporrò dei dubbj, piuttosto che dei pensieri, sulla natura di questi fenomeni.

Quanto alle osservazioni; l’ordine de’ luoghi regolerà quello dell’esposizione; e perchè il volo del Globo era diretto in pieno da Levante a Ponente, con qualche inclinazione a maestro, comincierò dalle Rive dell’Adriatico.

A Venezia fu appena veduto, nè mosse verun discorso, benchè l’ora verso le 24 fosse opportunissima, per averii dovuto trovar molta molta gente al passeggio, o sulle rive, o in acqua, solamente il Maestro di Casa Contarini (dell’Eccellentissimo Sig. Procurator) trovandosi in un Giardino colli no-