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decima, un ottava, una sesta, ec. dei vapori, ch’erano in essa aria incorporati. Se estraendo l’aria, restasse la medesima massa di vapori, si potrebbe dire, che allora l’aria residua, divenuta più rara, non ha più forza di sostenerli; ma diradandosi i vapori del pari con essa, non ha più luogo questo discorso. Che se un’Igrometro, posto nella Campagna dimostri forse minore avvicinamento al secco di quello porti la proporzione dell’aria estratta, ciò procede da questo, che l’aria residua essendo minorata di massa, conserva anche minor forza di ritenere i proprj residui vapori in dissoluzione quando l’Igrometro restando il medesimo, ritiene anche tutta la sua forza di attrazione, di prima, anzi rispettivamente ne acquista una maggiore. Falso dunque essendo il principio della caduta de’ vapori dall’aria al levar del Sole, falsa pure sarà la spiegazione dell’aumento del freddo che succede in quell’ora.

36. Piuttosto dunque sarà da ricorrere al principio impiegato di sopra, alla forza dell’evaporazione di refrigerare. Prima, tutti i vapori dell’aria vicino a terra sono caduti per la condensazione del freddo notturno, quindi la rugiada; al primo arrivo de’ raggi Solari

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